Voli aerei e condizioni meteo: i miti da sfatare
Voli aerei e condizioni meteo: i miti da sfatare
L'inverno è probabilmente il periodo più difficile dell'anno per volare a causa delle perturbazioni e dell'aumento del traffico passeggeri durante le vacanze invernali, ma ciò significa quindi che l'estate è la stagione migliore per volare? Non proprio.
Volare può essere, a volte, un'esperienza snervante per alcuni, ma molte delle ragioni di questa paura del volo sono radicate nel mito. Sradichiamo i miti di volo più comuni legati al clima.Eccone cinque che ancora persistono:
1. Mito: l'estate è il periodo più sicuro dell'anno per volare senza ritardi. Durante i mesi estivi, non è difficile assistere ai classici temporali specie pomeridiani che possono rendere la navigazione aerea un po' più complicata. E se uno di quei temporali si alza anche vicino a un aeroporto, può fermare le operazioni a causa di fulmini, venti forti, persino grandine. Nei mesi autunnali, alcuni Paesi come gli Stati Uniti, devono anche fare i conti con la stagione degli uragani, che culmina in agosto e settembre. Uno dei pochi vantaggi che l'estate ha rispetto all'inverno è che gli aeroporti non hanno bisogno di quelle fastidiose macchine antighiaccio e dei ritardi che il processo può portare.Una piccola verità su questo mito è che le mattinate estive sono generalmente tranquille prima che il caldo possa generare temporali.
2. Mito: la pioggia non è un grosso problema. Questo può diventare falso durante periodi di piogge abbondanti, intense o prolungate. Periodi di piogge estremamente pesanti possono portare a blocchi a terra e cancellazioni di voli fino a quando le tempeste si allontanano dall'aeroporto. Forti piogge significano anche un tempo di viaggio più lungo per andare e tornare. Pioggia spesso significa che occorre guidare più lentamente a causa della visibilità ridotta, del manto stradale bagnato o a causa di altri conducenti. Perciò se sei in ritardo per arrivare all'aeroporto, questi rallentamenti potrebbero essere la differenza tra perdere il volo e raggiungere il gate appena in tempo.
3. Mito: i piloti sanno sempre quando la turbolenza sta arrivando. È vero che i piloti di solito sanno quando la turbolenza può essere un problema come vicino a un temporale, un fronte atmosferico o vicino alle montagne, ma i moti verticali dell'aria possono rappresentare delle minacce "silenziose". Ti sei mai chiesto come mai un parapendio va così in alto nel cielo? Spesso sono in una colonna termica di aria aria calda che mantiene "sospesi" sia gli alianti che gli uccelli. Se un aereo si muove dentro o sopra una di queste termiche, possono subire forti turbolenze. Queste termiche di solito sono visibili solo osservando gli uccelli e usando la strumentazione a bordo dell'aeromobile, ma a volte sono invisibili. Flussi di getto e rapidi cambiamenti nella pressione atmosferica sono anche fonti di turbolenza dell'aria che può scuotere i passeggeri, secondo la Federal Aviation Administration (FAA). Una media di 22 passeggeri è stata ferita da turbolenze dal 2002 al 2016, secondo i dati statunitensi. Ma, secondo il blog di Ask The Pilot del pilota Patrick Smith, la turbolenza è "normalmente considerata una questione di convenienza, non un problema di sicurezza". I piloti cercheranno quasi sempre di volare ad un'altitudine in cui la turbolenza è minima per il comfort dei passeggeri. Detto questo, si dovrebbe sempre indossare la cintura di sicurezza anche se il segnale della cintura è disattivato, nel caso in cui l'aereo su cui ci si trova incontri esperienze di questo tipo.
4. Mito: il modo più semplice per aggirare i temporali è sorvolarli. In realtà, in molti casi, questo è impossibile da fare. Le nubi dei temporali più forti possono arrivare ad oltre 12-15 km di quota. Questo è ben al di sopra della tipica altitudine di crociera di 10 km. E anche se si potesse volare sopra un temporale, la turbolenza può essere un problema minore dall'indebolimento delle correnti ascensionali durante la tempesta. La maggior parte dei piloti eviterà i temporali volando intorno a loro se si tratta di "torri" di limitata larghezza, oppure cercherà di attraversare la parte della nube meno turbolenta.
5. Mito: è possibile aprire la porta esterna dell'aereo mentre si è in quota. No. È impossibile aprire la porta a livello di volo. La differenza di pressione tra l'esterno (circa 200 millibar) e l'interno dell'aereo pressurizzato (da 800 a 750 millibar) è troppo grande per riuscire a farlo. La porta dell'aereo si comporta come un tappo di sughero che deve essere aperto verso l'interno, ma la pressione interna più alta lo mantiene in posizione finché l'aereo non scende sufficientemente di quota.
A cura di Dario De Santis
Fonte: wunderground.com