Temptation Island BATTE Alberto Angela. O IGNORANZA batte CONOSCENZA, che è lo stesso
Temptation Island BATTE Alberto Angela. O IGNORANZA batte CONOSCENZA, che è lo stesso
Sono dispiaciuto e amareggiato. Ieri il programma NOOS, di Alberto Angela, è stato sospeso per i pochi ascolti. Un programma culturale perde – si fa per dire – nella partita audience contro un reality trasmesso dalla concorrenza. Certo, ognuno di noi è libero di scegliere e in questa scelta il telecomando ha un forte potere nel forgiare i palinsesti televisivi stagione dopo stagione, ma allo stesso tempo non possiamo evitare di porci delle domande sul declino che stiamo attraversando ormai da diverso tempo e che relega ormai tutto ciò che risponde alla voce «cultura» ad ambienti che sembrano diventare sempre più di nicchia e che non riescono quasi più a comunicare con l’esterno perché chi sta fuori fa fatica a comprenderne anche le basi.
La cultura è studio, è fatica, è pazienza, è essere disponibili ad ascoltare e a imparare. Sembra che non sia più un pregio. Pare, invece, che il sapere sia diventato una vergogna a tal punto da trasformare in vanto il fatto di non sapere. La cancellazione di un programma come NOOS è forse l’immagine simbolo di una situazione che si è andata costruendo negli ultimi anni e che riscontriamo in molti ambiti culturali, anche di stampo scientifico: la scienza è una delle vittime che ha subìto le maggiori conseguenze di questa deriva. Nel campo della meteorologia e della climatologia, per esempio, non c’è argomento che non sia preso di mira da sberleffi che si traducono poi in insulti verso l'esperto di turno che cerca di spiegare come stanno i fatti.
In ambito climatico, se si parla di «cambiamento del clima» non si capisce che il problema è l’accelerazione con cui il fenomeno si sta manifestando e non si comprende che un processo accelerato è un processo che ha ingranato la marcia e che va più veloce: si ripete allora come una litania che «il clima è sempre cambiato» come se i climatologi non lo sapessero. Se si parla di «temperatura media globale», non si conosce il significato di «media globale» e si contesta un dato scientifico, rappresentativo di quanto sta succedendo su tutto il globo, con un comportamento personale: quello di aver dormito con le finestre chiuse e con il lenzuolo fino a poche settimane fa.
Se si parla di «persistenza di una situazione meteorologica caratterizzata da caldo anomalo», si ribatte con un articolo di giornale datato 1952 senza comprendere che il problema di oggi è la «frequenza» con cui certi fenomeni si stanno manifestando, cioè la loro ripetitività: vuol dire tra un evento di quel tipo è il successivo oggi intercorre meno tempo rispetto al passato. In ambito meteorologico, se si verificano nubifragi e grandinate violente è perché la geoingegneria è all’opera: è invece una questione di surplus di energia che l'atmosfera ha a disposizione.
Se non piove, è perché la geoingegneria è all’opera: è invece una questione di blocco della circolazione atmosferica e a tal proposito ci sono infiniti esempi da riportare.
Se arriva la polvere sahariana, è perché la geoingegneria è all’opera: è invece una questione di movimento delle masse d'aria che si spostano in seno a circolazioni cicloniche e anticicloniche.
Se si verifica un'ondata di calore, è perché la geoingegneria è all’opera: è invece una questione di trasporto di aria calda e di compressione adiabatica a cui va incontro la massa d'aria. La fisica dell’atmosfera, che con le sue leggi spiega da sempre le dinamiche del tempo che fa, è diventata la fisica del complotto e del sospetto semplicemente perché quelle leggi non si conoscono.
Ma meno si conosce e più si sospetta: tutto torna.
Per chi fa divulgazione e desidera trasmettere un po’ di cultura è un periodo molto difficile. Pazienza. Si va avanti lo stesso, si risalirà la china e arriveranno tempi migliori. C’è, almeno, da sperarlo con tutte le nostre forze.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera