L’EVOLUZIONE DELLA GOCCIA FREDDA TRA DOMENICA E LUNEDÌ E LA PROBABILE DISTRIBUZIONE DEI FENOMENI
L’EVOLUZIONE DELLA GOCCIA FREDDA TRA DOMENICA E LUNEDÌ E LA PROBABILE DISTRIBUZIONE DEI FENOMENI
Dopo aver assistito al passaggio della saccatura iberica che con la coda ha portato fenomeni a tratti intensi su alcune regioni settentrionali e ha avuto il merito di cambiare l’orientamento della ventilazione liberando l’atmosfera dalla polvere sahariana, siamo in attesa di un nuovo impulso instabile che è giunto sulla Francia e che sta iniziando a coinvolgere le nostre regioni di Nord-Ovest. Nel corso delle prossime ore la circolazione ciclonica che lo accompagna continuerà a muoversi verso sud-est ed entro il primo pomeriggio di domani, domenica 23 giugno, andrà a incastonarsi sul Golfo Ligure (fig. 1, a sinistra). Nel corso di questa evoluzione, la crescente curvatura ciclonica che assumerà il flusso in media e alta troposfera andrà ad accentuare le condizioni di instabilità e di pari passo la probabilità di assistere alla formazione di fenomeni che risulteranno più strutturati, come sempre accade, sul lato orientale del minimo perché è proprio su questo settore che l’impostazione meridionale delle correnti trasporta maggiore umidità e quindi materia prima per produrre nubi e precipitazioni.
Per questo motivo, già a partire dalle prossime ore notturne e nel corso della giornata di domani (domenica) si evidenzia una probabilità crescente, fino a divenire medio-alta, che si verifichino rovesci e temporali anche forti – e quindi accompagnati da nubifragi, grandinate e colpi di vento – soprattutto tra Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia, Levante Ligure e Toscana centro settentrionale (fig. 1, a destra): su questi settori i fenomeni potrebbero risultare più frequenti e insistenti e portare a cumulate significative e localmente abbondanti o molto abbondanti come nel caso del settore prealpino e delle vicine aree di pianura del Veneto. Rovesci e temporali in forma più irregolare al Nord-Ovest e sull’Appennino centrale, in possibile sconfinamento verso il settore adriatico. Il graduale movimento verso sud di tutto il sistema porterà la goccia fredda a collocarsi lunedì tra la Corsica e la Sardegna (fig. 2, a sinistra).
Il cambiamento dell'orientamento della circolazione antioraria andrà così a coinvolgere più direttamente l’area emiliano-romagnola, dove sarà più elevata la probabilità di avere precipitazioni strutturate e intense che potrebbero determinare, a fine giornata, cumulate anche molto abbondanti (fig. 2, a destra). Rovesci e temporali anche sul resto delle regioni settentrionali, ma in forma più irregolare a nord del Po e lungo la costa ligure che entrerà gradualmente sottovento. Fenomeni in genere sparsi anche sulle regioni centrali e sul centro-nord della Sardegna.
NOTA - Le cumulate di pioggia previste non vanno prese alla lettera (o sarebbe meglio dire al numero), come non va considerata «precisa» la distribuzione delle precipitazioni: ricordiamo che parliamo sempre di una simulazione calcolata da un modello e come in tutte le simulazioni il fenomeno simulato non coincide poi esattamente con la realtà. Questo concetto va sotto il nome di «limite della predicibilità dello stato del tempo» che dobbiamo tenere sempre a mente tutte le volte in cui consultiamo una previsione meteorologica.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera