LA DINAMICA ATMOSFERICA E LE PRECIPITAZIONI DELLA SETTIMANA
LA DINAMICA ATMOSFERICA E LE PRECIPITAZIONI DELLA SETTIMANA
Il gioco delle correnti atmosferiche è semplicemente uno… spettacolo. Osservare infatti come i centri di alta e di bassa pressione lavorano insieme per spostare le masse d’aria che poi vanno a plasmare il nostro tempo, magari con lo zampino di una catena montuosa che si mette di mezzo per esaltare la fenomenologia, si porta sempre dietro quel pizzico di stupore nel momento in cui si osservano in azione i complessi ingranaggi di questa fabbrica meravigliosa che si trova sopra di noi. Per esempio, nel corso della settimana entrante la circolazione atmosferica che andrà impostandosi sul settore centro-occidentale europeo sulla quota isobarica di 850 hPa (circa 1500 metri) dipenderà, come abbiamo già detto nella precedente analisi, dalla posizione di una saccatura nord atlantica.
Il centro ciclonico di questo cavo d’onda andrà a collocarsi tra il Canale della Manica e il Golfo di Biscaglia e in questo modo, agendo in sinergia con la figura dell’Anticiclone delle Azzorre presente più a ovest in pieno Oceano, farà scivolare verso sud correnti di aria fresca di origine polare marittima. Una parte di questo flusso entrerà sul Mediterraneo da ovest passando dalla penisola iberica e una parte si spingerà ancora più a sud, fino a raggiungere le Isole Canarie e da qui entrare sull’entroterra nord africano per stimolare la risalita di correnti particolarmente calde di origine subtropicale continentale che si muoveranno soprattutto verso le nostre regioni meridionali. A questo punto, i due flussi tenderanno in parte a convergere sotto la spinta di una curvatura ciclonica in quota e a dirigersi verso le regioni settentrionali dove, ad accoglierli, troveranno il baluardo alpino che sarà pronto a offrire loro un trampolino di lancio per obbligarli al sollevamento forzato (stau): nel corso dei prossimi giorni sarà quindi questa la situazione tipica di «sbarramento da sud» che favorirà così la formazione e il rilascio di precipitazioni sul versante sopravvento.
Se siete arrivati a leggere fin qui, avrete compreso perché una buona parte del Nord Italia si preparerà a ricevere una nuova ed abbondante razione di piogge e di nevicate a quote di alta montagna. La quasi stazionarietà dei flussi dovrebbe infatti garantire una certa persistenza della fenomenologia soprattutto lungo i settori alpini e prealpini centro-orientali. A tal proposito la modellistica numerica, che traduce in soluzioni gli effetti della dinamica che abbiamo appena descritto, lascia intendere che tra martedì e venerdì possano verificarsi i fenomeni più diffusi e organizzati di questa fase in particolar modo a nord del Po. Più a sud, grosso modo fino all’altezza della Toscana settentrionale e delle Marche, dovremmo trovarci in un’area di confine dove saranno probabili passate piovose a tratti anche importanti, alternate a pause asciutte anche lunghe. Sul resto d’Italia, invece, qualche nota di instabilità potrebbe verificarsi tra mercoledì e giovedì.
NOTA – Invito a prendere con le pinze le cumulate totali previste fino a venerdì e a non dare troppa importanza al «numerino» che indica il quantitativo previsto. Parliamo infatti di stime di una grandezza come la cumulata di pioggia che è soggetta a incertezze, tanto che a seconda del modello consultato si osserva un cambiamento del valore indicato della cumulata totale. C’è convergenza sulle aree che saranno maggiormente interessate dai fenomeni ma c’è un fisiologico divario – anche per via della distanza temporale a cui ci stiamo spingendo con la previsione – relativamente a quanta pioggia potrebbe cadere: tenendo conto di tutte le soluzioni calcolate, si può ipotizzare che tra alto Piemonte e alta Lombardia si possano raggiungere entro venerdì fino a 250-300 mm di pioggia, mentre tra le Alpi e le Prealpi venete e il Friuli Venezia Giulia si possa arrivare fino a 130-180 mm.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera