VERSO UN ESAURIMENTO DELLA FASE INSTABILE E PERTURBATA: DA METÀ SETTIMANA SPAZIO A CONDIZIONI PIÙ SOLEGGIATE
VERSO UN ESAURIMENTO DELLA FASE INSTABILE E PERTURBATA: DA METÀ SETTIMANA SPAZIO A CONDIZIONI PIÙ SOLEGGIATE
Una perturbazione atlantica piuttosto intensa sta transitando sulla nostra penisola, dispensando precipitazioni che nelle ultime ore hanno interessato in modo particolare le regioni di Nord-Ovest dove sono state a tratti anche molto abbondanti. Il sistema nuvoloso, ben inquadrato dall’immagine satellitare (fig. 1), continuerà a muoversi verso levante ed estenderà così la propria influenza al Nord-Est e al versante tirrenico sotto la guida della vasta circolazione ciclonica con perno di 995 hPa sulla Francia. La figura depressionaria è già entrata nella fase di colmamento e di conseguenza, pur avvicinandosi nelle prossime ore all'Italia, andrà attenuandosi riducendo gradualmente l’intensità e l’estensione della fenomenologia ad essa associata.
Ci vorranno almeno altre 72 ore per completare l’esaurimento di questa fase instabile-perturbata che andrà a chiudere, con buona probabilità, anche il periodo fecondo che dal punto di vista pluviometrico e nivometrico diverse regioni hanno sperimentato dalla terza decade di febbraio. Domani (lunedì 11) le regioni centro-meridionali risentiranno infatti delle conseguenze del passaggio della perturbazione con ancora diffusa instabilità che tenderà a concentrare maggiormente i fenomeni lungo il versante tirrenico e nelle vicine aree interne fino allo spartiacque appenninico, dove la neve cadrà oltre i 1300-1500 metri (fig. 2, a sinistra).
Martedì 12, invece, saranno soprattutto il basso versante tirrenico e la Sicilia a raccogliere le ultime condizioni di instabilità più accese mentre sul resto delle regioni meridionali, su quelle centrali e in Sardegna subentreranno condizioni di maggiore variabilità anche se in un contesto ancora incerto e poco affidabile. Più soleggiato solo al Nord e in Toscana (fig. 2, a destra). Da mercoledì 13 e in modo particolare nella seconda parte della settimana la lancetta del barometro salirà in modo un po’ più convinto perché da ovest inizierà a farsi sentire il respiro anticiclonico che farà aumentare, a tutte le quote, la pressione atmosferica almeno fino al prossimo fine settimana. Non si tratta, per il momento, di un segnale forte e di conseguenza l’instaurarsi di condizioni più stabili rientra negli schemi delle dinamiche primaverili del tempo delle nostre latitudini.
Solo strada facendo potremo quindi vedere se questa fase - per certe regioni particolarmente piovosa e nevosa - rappresenterà solo una parentesi o se invece anche nelle prossime settimane e nei prossimi mesi si rinnoveranno condizioni favorevoli al passaggio di nuovi sistemi frontali, come dovrebbe essere in questa stagione che fa da cerniera tra una stagione invernale (mancata) e un’estate che sicuramente avremo modo di prevedere e di scoprire a suo tempo. Il graduale ripristino di condizioni meteorologiche più soleggiate avrà un riflesso anche sulle temperature che guadagneranno qualche grado nei valori massimi, pur senza eccedere e quindi non discostandosi di molto dai valori normali di metà marzo.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera