PROSSIMA SETTIMANA ALL’INSEGNA DELLE PERTURBAZIONI ATLANTICHE E CON UN PASSO DECISO VERSO TEMPERATURE PIÙ CONSONE AL PERIODO
PROSSIMA SETTIMANA ALL’INSEGNA DELLE PERTURBAZIONI ATLANTICHE E CON UN PASSO DECISO VERSO TEMPERATURE PIÙ CONSONE AL PERIODO
Il flusso perturbato ha conquistato la scena euro-atlantica e, con l’ausilio di circolazioni cicloniche ben strutturate che fanno capo al Ciclone d’Islanda, invia a più riprese corpi nuvolosi verso il nostro continente e la regione mediterranea. Anche la prossima settimana, in cui farà ingresso l’ultimo mese dell’autunno meteorologico, la dinamica atmosferica a scala sinottica non mancherà di rinnovare il passaggio di nuovi sistemi frontali anche alle nostre latitudini. In particolare, la nostra attenzione è ora rivolta ad una nuova perturbazione che potrebbe transitare sull’Italia tra il 2 e il 4 novembre: essa sarà associata allo sviluppo di un minimo depressionario che tra martedì 31 ottobre e giovedì 2 novembre sarà in rapida evoluzione e approfondimento dall’Isola di Terranova alle Isole Britanniche, dove la circolazione ciclonica raggiungerà l’apice della propria intensità con valori di pressione al livello del mare che potrebbero addirittura scendere anche al di sotto dei 965 hPa secondo alcune simulazioni e che quindi sarebbero in grado di generare violenti venti tempestosi tra il Golfo di Biscaglia e il Canale della Manica (fig. 1, a sinistra).
Sul Mediterraneo le conseguenze di questa evoluzione non saranno legate solo al transito del nuovo sistema perturbato, ma anche a un importante ricambio d’aria perché la vasta circolazione ciclonica avrebbe la forza per far affluire aria fredda di origine polare marittima fino alla nostra penisola (fig. 1, a destra). Nella seconda parte della settimana entrante ci aspettiamo quindi un significativo calo termico che sarà in grado di scrivere la parola fine alla lunga fase calda che ininterrottamente ci accompagna da inizio settembre. Non aspettiamoci l’arrivo del freddo, ma semplicemente un'oscillazione dei valori di temperatura attorno alle medie del periodo che, a questo punto, saranno quelle di inizio novembre e quindi saranno tipicamente autunnali.
Alla luce dei nuovi aggiornamenti che hanno permesso la stesura questa analisi, possiamo allora affermare che nel corso della settimana la dinamica atmosferica avrà quasi completato l’opera per poter far sì che la stagione autunnale possa dirsi iniziata sotto il punto di vista pluviometrico e quello termico. Ci sarà solo una caratteristica del nostro autunno che ancora mancherà all’appello: l’evoluzione di una ciclogenesi alle nostre latitudini perché continueremo a risentire della vivace circolazione perturbata atlantica ma senza che una saccatura affondi decisa sul Mediterraneo occidentale per poi evolvere verso levante.
Questa assenza continuerà a penalizzare in modo particolare il versante adriatico centro-meridionale e le estreme regioni meridionali che resteranno ai margini degli effetti delle perturbazioni anche per le conseguenze che a scala locale sono impostate dalla complessa orografia. Per tutto il periodo, il segnale pluviometrico previsto su queste aree resterà infatti tra il debole e il modesto e comunque non sarà ancora rappresentativo di piogge importanti in arrivo (fig. 2). Bisognerà vedere se il proseguo della stagione riesca a colmare questo deficit.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Per le classiche previsioni del tempo, vai al meteo per oggi, domani, oppure al METEO SETTIMANALE » Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato, Domenica.
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera