L’ULTIMO ACUTO DEL GRANDE CALDO E POI LA FINE
L’ULTIMO ACUTO DEL GRANDE CALDO E POI LA FINE
Quella che abbiamo visto negli ultimi giorni è stata un’Italia alle prese con un tipo di tempo estremo dai due volti, ma riconducibile alla stessa medaglia: il grande caldo. Perché se al Centro e in particolare al Sud il calore si è manifestato con temperature molto elevate, sulle regioni settentrionali quel calore è diventato energia cinetica per alimentare fenomeni di forte intensità che si sono espressi sotto forma di nubifragi, di rovinose grandinate, di violente raffiche di vento e di tornado: uno venerdì nel milanese e uno ieri, sabato 22 luglio, nel ravennate.
La settimana che si appresta a iniziare domani metterà fortunatamente fine a questi accesi contrasti senza però non prima aver dato al grande caldo la possibilità di far sentire un altro suo acuto, con un nuovo e temporaneo aumento delle temperature che ancora una volta interesserà soprattutto le regioni del Centro-Sud. L’Europa occidentale si appresta infatti a entrare sotto il raggio d’azione di una significativa saccatura nord atlantica, legata alla ormai nota circolazione ciclonica che da tempo si trova in posizione quasi stazionaria in prossimità del Mar di Norvegia (fig. 1, a sinistra).
Sarà la discesa di aria più fresca di origine nord atlantica verso la penisola iberica a stimolare, nelle prossime 48 ore, un nuovo trasporto di aria rovente dall’entroterra sahariano verso la nostra penisola con un nuovo avanzamento dell’isoterma di 25 °C che tra il pomeriggio e la serata di domani, lunedì 24, raggiungerà la sua massima espansione verso nord fino a portarsi all’altezza della Romagna lasciandosi dietro valori fino a 28-29 °C sulle regioni meridionali (fig. 1, a destra). Si rinnoveranno così, ancora una volta, condizioni di caldo estremo sulle regioni centro-meridionali dove sarà molto probabile registrare temperature sensibilmente al di sopra delle medie stagionali e dove potrebbe sussistere ancora la possibilità di battere dei nuovi record di caldo. Per domani, lunedì 24, si prevedono infatti temperature massime che al Nord saranno per lo più comprese tra 27 e 32 °C ad eccezione dell’Emilia Romagna dove sulle pianure interne si potrebbero raggiungere picchi di 37-38 °C (fig. 2, a sinistra).
Grande caldo invece al Centro-Sud dove, in particolare nelle aree interne, il termometro si porterà facilmente tra i 35 e i 40 °C: il caldo più estremo si avvertirà su Puglia, Sicilia e Sardegna con valori anche superiori ai 40 °C e picchi fino a 44-46 °C. Proprio per questi valori termici così elevati, sarà a tratti estremo anche il disagio bioclimatico che è previsto forte per la maggior parte del Centro-Sud (fig. 2, a destra).
Sarà questa l’ultima sofferenza da sopportare perché tra martedì 25 e mercoledì 26 luglio la saccatura nord atlantica evolverà verso levante e, generando sottovento una ciclogenesi sul Nord Italia che potrebbe anche risultare significativa per il periodo – si prevede infatti un minimo fino a 1000 hPa – innescare un forte gradiente barico in grado di causare sul Mediterraneo occidentale l’ingresso dell’aria più fresca nord atlantico con intensi venti di maestrale. Sarà proprio la rapidità di questa dinamica atmosferica a cancellare con un colpo di spugna la bolla di calore: basti per esempio pensare che, tra domani e mercoledì 26, il Centro-Sud passerà a 850 hPa (circa 1500 metri) dall’avere temperature di 6-10 °C oltre la media a temperature di 2-4 °C sotto la media e fino a 4-6 °C in meno sulla Sardegna dove il calo termico sarà davvero brusco (fig. 3). La diminuzione delle temperature si avvertirà ovviamente anche al suolo, a seguito del passaggio di condizioni di instabilità che analizzeremo meglio nel prossimo intervento e della rotazione dei venti a settentrione. Poi, nella seconda parte della settimana, le temperature riguadagneranno qualche grado ma resteranno molto lontane dai valori eccezionali di questi giorni.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche allapagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera