L’INSTABILITÀ E IL CICLO DIURNO DEL TEMPORALE
L’INSTABILITÀ E IL CICLO DIURNO DEL TEMPORALE
Quando la colonna troposferica presenta un campo di pressione livellato a tutte le quote, vale a dire che è a metà strada tra l’essere di stampo anticiclonico e di stampo ciclonico, le condizioni meteorologiche che si susseguono durante la stagione calda sono spesso guidate dal ciclo diurno della radiazione solare.
Ce ne possiamo rendere conto osservando per esempio il tempo di questi giorni con il confronto tra queste due immagini da satellite, riferite a questa mattina (ore 9:00, locali) e a questo pomeriggio (ore 17:30, locali). In quell’area chiusa dalla linea bianca tratteggiata, cioè dove la colonna troposferica si trova in equilibrio instabile e quindi favorisce i moti convettivi, si verifica nel corso del giorno la crescita di nubi cumuliformi che raggiungono in genere il massimo sviluppo verticale nelle prime ore pomeridiane.
In questo momento della giornata, infatti, è massimo il calore ceduto dal terreno agli strati d’aria che si trovano a contatto con esso perché è proprio dal suolo, riscaldato in modo disomogeneo dalla radiazione solare, che si liberano le bolle di aria più calda per iniziare a salire verso l’alto. In gergo tecnico, questa sorta di enormi mongolfiere si chiamano «termiche» e costituiscono l’embrione di quelle nubi temporalesche di cui proprio l’instabilità atmosferica favorisce la crescita e lo sviluppo per produrre rovesci di pioggia e locali grandinate.
Al tramonto del sole il circuito si spegne: le precipitazioni si attenuano e poi cessano, la nuvolosità si dirada e il cielo torna per lo più sereno fino all’indomani mattina, quando il sole darà il via ad un altro ciclo che potrà innescare fenomeni magari in qualche altro luogo, preferendo comunque sempre le aree montuose perché per le bolle di aria calda il pendio dei rilievi funziona come trampolino di lancio e quindi la loro ascesa si innesca più facilmente.
È il cuore pulsante dell’atmosfera che si fa sentire, con battiti regolari al mattino e un po’ più accelerati al pomeriggio, nelle giornate in cui è un po’… irrequieta.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera