ANCORA TEMPO INSTABILE, IN GRADUALE ATTENUAZIONE DA DOMENICA
ANCORA TEMPO INSTABILE, IN GRADUALE ATTENUAZIONE DA DOMENICA
Si va attenuando l’afflusso di aria artica che ha interessato la nostra penisola nelle ultime 48 ore e i cui effetti, questa mattina, si osservano nelle temperature minime che sono state registrate sulle nostre regioni centro-settentrionali dove quasi ovunque, ad eccezione della costa ligure e tirrenica, i valori hanno oscillato tra +2 e -2 °C con qualche picco fino a -3/-4 °C in Toscana (fig. 1). Ci avvieremo adesso verso un graduale e lento addolcimento termico perché, pur rimanendo esposti ad una circolazione settentrionale ancora per qualche giorno, sarà meno fredda l’aria che ci interesserà a partire da domani, quando la dinamica atmosferica proporrà il passaggio da nord-ovest verso sud-est di un nuovo impulso di aria instabile.
Si tratterà di una modesta circolazione ciclonica che si staccherà dal flusso perturbato atlantico ed entrerà sul bacino centrale del Mediterraneo per gravitare attorno alla figura di bassa pressione di origine artica, in posizione semistazionaria sulla penisola balcanica (fig. 2). Sarà questa evoluzione ad apportare una prima modifica alla configurazione sinottica sul nostro continente perché, in modo graduale, farà entrare entro domenica 9 correnti da nord-ovest che inizieranno a scorrere, questa volta, lungo il bordo discendente di un promontorio subtropicale in graduale espansione da ovest con il suo carico di aria più mite.
Domani, venerdì 7, nel corso del giorno i modesti fenomeni legati al nuovo impulso perturbato si concentreranno inizialmente su una buona parte del Nord Italia, per poi iniziare a trasferirsi al Centro. Come detto, gli accumuli saranno in prevalenza di scarsa entità: solo a cavallo tra Levante Ligure, basso Piemonte, bassa Lombardia, Emilia occidentale ed alta Toscana si prevedono precipitazioni anche a carattere temporalesco e quindi un po’ più consistenti che puntualmente potrebbero lasciare al suolo anche una ventina di millimetri. Nevicate tra deboli e moderate sulle Alpi e sull’Appennino settentrionale, a quote comprese tra 800 e 1200 metri (fig. 3, a sinistra). Sabato 8 il tempo instabile si trasferirà sulle regioni centrali e sulla Sardegna per poi raggiungere, entro la fine del giorno, anche il Sud Italia e la Sicilia. La traiettoria occidentale della circolazione ciclonica concentrerà i fenomeni sul versante tirrenico, dove anche in questo caso ci aspettiamo piogge un po’ più generose. Residue condizioni instabili sul Nord-Est (fig. 3, a destra).
Nelle giornate di Pasqua e Pasquetta entreremo in un regime di variabilità, caratterizzata da schiarite prevalenti sul Nord-Ovest, sul versante tirrenico centro-settentrionale e sulla Sardegna e da condizioni di modesta instabilità in fase di attenuazione sul resto della penisola: il flusso da nord-ovest in quota, inserito nella circolazione ciclonica ormai in fase di definitivo allontanamento verso est, potrà infatti ancora determinare per lo più rovesci anche di tipo temporalesco sulle aree interne del Centro e al Sud. Ancora un po’ di freddo al mattino e temperature massime in aumento, quasi ovunque sui 15-18 °C: qualche grado in meno solo lungo il versante adriatico.
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera