UN FINE SETTIMANA CON DUE TEMPI ESTREMI A CAVALLO DELLE ALPI CENTRO-OCCIDENTALI
UN FINE SETTIMANA CON DUE TEMPI ESTREMI A CAVALLO DELLE ALPI CENTRO-OCCIDENTALI
Come avevamo già accennato nella precedente analisi, a partire da venerdì e per tutto il prossimo fine settimana la dinamica atmosferica sarà condizionata dalla rimonta del promontorio subtropicale sulla penisola iberica. Complice un parziale calo della pressione a tutte le quote in pieno Oceano Atlantico, andremo così incontro a condizioni meteorologiche caratterizzate da una maggiore stabilità atmosferica che sarà indotta dall’ingresso sulla nostra penisola di correnti nord occidentali a prevalente curvatura anticiclonica sul bacino del Mediterraneo occidentale (fig. 1).
Il disegno barico che si andrà costruendo getterà però le basi per vedere in azione forti contrasti termici sulla Francia, dove aria calda di origine subtropicale marittima in scorrimento sul bordo occidentale del promontorio si fronteggerà con aria artica marittima che sarà pilotata verso sud da una depressione centrata sulla penisola scandinava (fig. 2, a sinistra). L’avvezione di aria calda sarà associata anche a un massiccio trasporto di vapore acqueo che avrà molto probabilmente caratteristiche di eccezionalità per il periodo (fig. 2, a destra): si verrà quindi a definire non solo una marcata anomalia termo-igrometrica che testimonierà in questo modo l’arrivo di una massa d’aria dalle caratteristiche insolite per le nostre latitudini, ma proprio per il contrasto con l’aria fredda che renderà particolarmente instabile l’atmosfera si verificheranno le condizioni ideali affinché questa ingente quantità di calore sensibile e di calore latente possa essere convertita in fenomeni organizzati ed intensi. All’interno del canale perturbato si verrà a trovare il settore alpino centro-occidentale che in questo modo sarà investito in pieno dal flusso portante in scorrimento da nord-ovest verso sud-est.
La corrente instabile sarà allora destinata a ricevere anche dal sollevamento orografico un’ulteriore spinta per far raggiungere più velocemente alla massa l’aria la propria condensazione e la conseguente formazione di precipitazioni che tenderanno a interessare in prevalenza i versanti francesi e svizzeri (fig. 3, a sinistra). L’azione di sbarramento (stau) concentrerà quindi su questo settore montuoso ingenti nevicate che però cadranno a quote alte per la stagione, in genere tra i 1600 e i 2200 metri: anche in questo caso il fenomeno potrebbe avere caratteristiche di eccezionalità dal momento che tra venerdì 10 e domenica 12 l’accumulo nevoso potrebbe anche superare il metro e mezzo e sfiorare persino i due metri (fig. 3, a sinistra nel riquadro). La quota così elevata delle nevicate dimostrerà proprio la mitezza dell’aria che ci interesserà e che, se sul versante sopravvento contribuirà ad avere cumulate molto abbondanti, sul versante sottovento andrà incontro a un ulteriore riscaldamento per compressione adiabatica.
Sotto forma di venti di föhn, il flusso particolarmente mite si riverserà così sul Nord Italia dove nel fine settimana le temperature massime potrebbero raggiungere facilmente la soglia dei 20 °C e in qualche caso superarla senza problemi (fig. 3, a destra). Queste condizioni atmosferiche particolarmente miti, tipiche di una primavera inoltrata e caratterizzate da temperature anche di oltre 10 °C sopra la media climatologica del periodo, rappresenteranno l’altra faccia di una situazione meteorologica che porrà sullo spartiacque alpino centro-occidentale il confine tra due condizioni atmosferiche che possiamo definire di tipo estremo.
Non saranno quindi lo stau e il föhn l’anomalia vera e propria perché queste sono dinamiche che sono esistite da quando esiste il baluardo alpino; al contrario lo saranno gli «ingredienti» che l’atmosfera sottoporrà a questo processo dinamico perché se da un lato risulterà esasperata la quantità di precipitazione legata all’eccessivo apporto umido subtropicale, dall’altro sarà esaltato il surriscaldamento per compressione di una massa d’aria già mite in partenza perché in arrivo dalle latitudini subtropicali. Le condizioni di mitezza non riguarderanno comunque solo le regioni settentrionali, ma anche il resto della penisola dove, specie nelle aree interne e lontano dalle coste, le temperature si porteranno al di sopra della norma in genere tra 5 e 8 °C.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera