TEMPO A TRATTI PERTURBATO, AL CONFINE TRA AUTUNNO E INVERNO
TEMPO A TRATTI PERTURBATO, AL CONFINE TRA AUTUNNO E INVERNO
Stiamo per entrare in una fase meteorologica in cui il Mediterraneo centro-occidentale sarà conteso tra due masse d’aria dalle caratteristiche termodinamiche diametralmente opposte: una fredda di origine artica che è in procinto di conquistare l’Europa centro-settentrionale oltre il 50° parallelo e una più mite e temperata che scorrerà più a sud, passando per le nostre latitudini. A far da cerniera a queste due diverse circolazioni ci sarà un canale di bassa pressione esteso dall’Oceano Atlantico all’Italia, all’interno del quale prenderanno forma alcune strutture cicloniche più o meno sviluppate e intense.
Per quanto ci riguarda, siamo interessati all’evoluzione del vasto sistema depressionario che si avvicinerà alla nostra penisola nel corso di giovedì 8, per iniziare ad interessarla tra venerdì 9 (figura 1) e sabato 10 dicembre (figura 2).In questa prima fase, le nostre regioni saranno esposte al flusso meridionale in scorrimento lungo il ramo ascendente del sistema depressionario: unica eccezione i settori alpini che saranno probabilmente un po’ più influenzati dallo scorrimento da nord-est verso sud-ovest dell’aria fredda che invece percorrerà il ramo discendente del medesimo sistema.
Questa dinamica atmosferica riproporrà così le condizioni per avere tempo anche perturbato e quindi ben strutturato nel passaggio di un intenso sistema frontale, capace di apportare precipitazioni diffuse e a tratti anche abbondanti: sarà marcato, infatti, il contrasto termico tra le due masse d’aria che convergeranno proprio alle nostre latitudini per dare forma alla circolazione ciclonica, dalla cui evoluzione successiva dipenderà anche un raffreddamento. Con lo spostamento del vortice verso nord-est, è infatti probabile che una parte dell’aria fredda che il medesimo minimo richiamerà dalla penisola scandinava principalmente verso la penisola balcanica possa interessare anche parte delle nostre regioni, entrando con venti di bora sull’Adriatico settentrionale tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima.
Si tratta però di una previsione delicata perché il perimetro che andrà a delimitare la massa di aria fredda è ancora piuttosto labile in quanto dipenderà dalla posizione che andrà ad assumere il vortice ciclonico.
Trovandosi infatti l’Italia sul confine tra l’azione di due masse d’aria diverse, si può ben intuire come in queste circostanze lo scenario da valutare diventi un incastro tra numerosi fattori, i cui effetti dovranno essere previsti quasi con modalità certosina: la tempistica di evoluzione del minimo che si allontanerà e di quello in avvicinamento da ovest, l’intensità del richiamo delle due masse d’aria al confine delle due circolazioni opposte e, infine, la durata dell’irruzione da cui dipenderà quanta aria fredda potrà eventualmente entrare. Vedremo di saperne di più nel prossimo aggiornamento.
Per il momento concentriamoci sulla fase iniziale del peggioramento che si farà già strada nel corso di giovedì 8 e che poi interesserà soprattutto il Centro-Nord tra venerdì 9 e sabato 10 dicembre con venti forti, piogge diffuse e nevicate sulle Alpi, a tratti anche a bassa quota sul settore occidentale.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera