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NUOVA RIMONTA ANTICICLONICA, PRECEDUTA DA UNA FASE VARIABILE

Scritto da Andrea Corigliano Sabato 05 Novembre 2022 17:00

NUOVA RIMONTA ANTICICLONICA, PRECEDUTA DA UNA FASE VARIABILE

Mappa media per i giorni 9-10 novembre 2022La circolazione ciclonica che accompagna il sistema perturbato atlantico è ormai giunta sulle nostre regioni meridionali, dove insisterà anche nella giornata di domani (domenica 6) riuscendo a coinvolgere marginalmente ancora il versante adriatico centrale con residui fenomeni.

Al suo seguito, l’aumento della pressione atmosferica determinerà un parziale miglioramento del tempo che entrerà in un regime di generale variabilità atmosferica. Per qualche giorno, infatti, alle nostre latitudini si instaurerà un treno di onde secondarie, di limitata ampiezza, che avrà il merito di dare una maggiore dinamicità all’evoluzione.

La situazione prevista tra mercoledì 9 e giovedì 10 novembre mostra proprio questa peculiarità (fig. 1): si nota infatti la circolazione ciclonica attuale essersi ormai spostata verso il Mediterraneo orientale, seguita da una modesta rimonta anticiclonica che dovrebbe traslare verso le nostre regioni centro-meridionali verso la metà della prossima settimana, quando da ovest potrebbe affacciarsi una nuova ansa depressionaria e quindi una nuova occasione per avere delle precipitazioni in transito, a partire dal Nord.

Tuttavia, anche in questo caso il probabile passaggio di un nuovo sistema nuvoloso avverrebbe in un contesto atmosferico caratterizzato da un campo di pressione che resterà sostanzialmente elevato a tutte le quote, come dimostrato dai valori barici al suolo e dai valori di geopotenziale in quota, non particolarmente bassi.

Un cambiamento verso una stabilità atmosferica più strutturata potrebbe subentrare nei giorni successivi, verso l’inizio della seconda decade di novembre, per opera della successiva cresta anticiclonica da cui molto probabilmente si genererà una possente alta pressione di blocco che potrebbe porre i suoi massimi a tutte le quote sull’Europa centrale (fig. 2). L’affondo di aria fredda proveniente dalla Baia di Baffin verso le Isole Azzorre andrà infatti a stimolare la risalita, dalle latitudini subtropicali atlantiche, di aria calda che assumerà per l’anticiclone il ruolo che ha una fiamma nel riscaldare l’aria all’interno di un pallone aerostatico, per gonfiarlo.



È molto probabile, quindi, che vadano mantenendosi sostanzialmente inalterate le condizioni di blocco alle correnti occidentali perturbate, costrette a circumnavigare la bolla anticiclonica e quindi a scorrere lontano dall’area mediterranea. L’unica incertezza che ancora aleggia su questa configurazione riguarda la posizione dei confini del campo di alta pressione perché uno spostamento un po’ più occidentale o settentrionale del fulcro della figura barica potrebbe esporre l’Italia a una ventilazione orientale e quindi all’arrivo di aria più fresca: su questo particolare, però, al momento non è ancora possibile sciogliere la prognosi e quindi non ci resta che aspettare i futuri aggiornamenti.

Mappe media per l'inizio della seconda decade di novembre 2022


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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

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