DAL FINE SETTIMANA UNA LUNGA FASE DI TEMPO STABILE E MITE
DAL FINE SETTIMANA UNA LUNGA FASE DI TEMPO STABILE E MITE
Si va chiudendo la fase instabile che ha interessato in questi giorni le nostre regioni meridionali e le due Isole Maggiori. Le infiltrazioni umide di origine atlantica, penetrate sul Mediterraneo occidentale approfittando di un cedimento in quota del campo di alta pressione, sono in fase di allontanamento verso est ed incalzate da un ripristino della stabilità atmosferica che viene indotto da una espansione temporanea, lungo i paralleli, dell’anticiclone delle Azzorre.
Questo schema barico subirà però un cambiamento già nel corso di questo fine settimana perché la circolazione di aria fredda che si avvita attorno al ciclone d’Islanda si estenderà verso sud per andare a dare forma a una saccatura molto estesa in ampiezza che, entro lunedì 17, influenzerà le condizioni meteorologiche fino alle Isole Azzorre. La vasta conca di bassa pressione non riuscirà ad evolvere verso levante, ma si isolerà in una goccia fredda che rimarrà probabilmente in posizione quasi stazionaria per alcuni giorni ad ovest delle coste occidentali europee: dando credito alla linea di tendenza a medio-lungo termine, sembra che questa situazione possa farci compagnia almeno fino all’inizio della terza decade del mese.
Durante la lenta evoluzione della saccatura, il Mediterraneo e la maggior parte dell’Europa centro-occidentale si troveranno lungo il ramo ascendente del canale depressionario atlantico e quindi sperimenteranno la risalita di aria calda tropicale dalle aree dell’Africa occidentale comprese tra le isole Canarie, il Marocco e la Mauritania. Il flusso meridionale andrà inevitabilmente a gonfiare la colonna atmosferica al di sopra delle nostre latitudini e a dare così forma a un promontorio anticiclonico strutturato a tutte le quote che sarà quindi caratterizzato da altezze di geopotenziale elevate in media e alta troposfera e da un campo di pressione al suolo che presenterà valori per lo più compresi tra i 1020 e i 1030 hPa.
Stabilità e aria particolarmente mite, con temperature superiori alle medie del periodo, saranno quindi gli ingredienti del nostro tempo durante la prossima settimana. Data la stagione, le eccezioni saranno rappresentate dall’eventuale formazione di nubi basse (specie lungo le coste) e delle nebbie nelle ore più fredde del giorno. Per il volgo, questa fase meteorologica corrisponderebbe ad una seconda «ottobrata» e avrà probabilmente una durata di almeno una settimana.
Alla data del 20 ottobre, quindi, arriveremo con dodici giorni trascorsi all’insegna della stabilità atmosferica e otto trascorsi all’insegna della variabilità e dell’instabilità, cioè di condizioni che dove presenti sono in grado di portare precipitazioni anche violente, ma spesso localizzate e quindi mal distribuite nel tempo e nello spazio. Il segnale dominante resterà quindi in mano alla dinamiche anticicloniche quando, al contrario, dovrebbero essere le correnti perturbate ad avere in mano le redini dell’evoluzione.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera