RASSICURAZIONI SULL’URAGANO DANIELLE
RASSICURAZIONI SULL’URAGANO DANIELLE
PER TUTTI – Danielle, la tempesta tropicale presente ad ovest delle Isole Azzorre ed evoluta a uragano di categoria 1 nella giornata di ieri, fa già parlare di sé. L’occasione è ghiotta per creare allarmismi ingiustificati annunciando addirittura il suo arrivo sull’Europa per mercoledì 13 seguendo la solita prassi che mira solo a fare incetta di click e di condivisioni di articoli che, di scientifico, non hanno proprio nulla. Se sappiamo infatti quanto possa essere incerta una previsione che si pone di tracciare una linea di tendenza a dieci giorni sulla probabile posizione di figure di alta e di bassa pressione a scala europea, figuriamoci cosa possiamo dire sull’evoluzione di un piccolo vortice che vaga in solitaria al di sopra delle acque oceaniche dell’Atlantico e che, proprio per le sue limitate dimensioni, è un fenomeno la cui traiettoria è soggetta a molta incertezza già a medio termine.
In figura per esempio è mostrato il cono di evoluzione delle possibili traiettorie che Danielle, attualmente ritornata allo stadio di tempesta tropicale, potrebbe avere fino a giovedì 8 settembre: l’apertura a ventaglio del cono rende bene l’idea di come l’incertezza su dove potrebbe muoversi il ciclone tropicale aumenti man mano che l’orizzonte temporale si allunga e, intuitivamente, lascia anche intendere che se noi volessimo allungare la previsione di altri cinque giorni per arrivare al 13 settembre otterremmo un’apertura del ventaglio delle possibilità ancora maggiore che dimostrerebbe un’incertezza ancora più grande sulla previsione della sua traiettoria.
Da qui al dire che l’uragano colpirà l’Europa ce ne passa, anche perché non è detto che dopo il giorno 8 l’evoluzione prosegua: Danielle potrebbe anche dissiparsi in loco. C’è poi da considerare un altro aspetto ancora più importante. In figura si nota che, in base agli ultimi calcoli disponibili, giovedì 8 settembre Danielle – che a breve tornerà nuovamente ad essere un uragano di prima categoria – potrebbe già trasformarsi in un «ciclone extratropicale» (E). Vista la distanza temporale a cui ci stiamo spingendo, è realistico supporre che con i futuri aggiornamenti possano esserci correzioni sul quando il ciclone potrebbe andare incontro ad una trasformazione della propria struttura. Sappiamo però che questa trasformazione sarà inevitabile per due motivi.
- Innanzitutto perché, spostandosi verso latitudini più settentrionali dell’Atlantico, Danielle si troverà a scorrere su una superficie oceanica più fredda che le sottrarrà l’energia per autosostenersi: è noto, infatti, che gli uragani si alimentano grazie al calore fornito dalle calde acque superficiali degli Oceani.
- In secondo luogo perché, portandosi verso le alte latitudini, sarà sempre più probabile l’interazione con il flusso perturbato atlantico e quindi con una massa d’aria più fredda che sarà in parte risucchiata dal vortice. Proprio a causa di questa dinamica, la struttura del ciclone passerà così dall’avere un cuore caldo che è tipico degli uragani, ad avere un cuore freddo che è tipico dei cicloni extratropicali. Come ho detto nella precedente analisi pubblicata, nei prossimi giorni seguiremo l’evoluzione di questa figura insieme alla dinamica atmosferica di casa nostra che ci riguarderà certamente più da vicino. E lo faremo, più che altro, per vedere come finirà la storia di una spirale nuvolosa che alle nostre latitudini non può che andare incontro alle sue battute finali.
Fonte immagine: https://zoom.earth
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera