ONDATA DI CALORE SULLE ISOLE BRITANNICHE: ECCO PERCHÉ SARÀ PIÙ CHE ECCEZIONALE
ONDATA DI CALORE SULLE ISOLE BRITANNICHE: ECCO PERCHÉ SARÀ PIÙ CHE ECCEZIONALE
Nell’ultima analisi abbiamo accennato alla probabilità piuttosto elevata che il settore nord-occidentale europeo vada incontro, all’inizio della prossima settimana, ad una severa ondata di caldo, tanto da aver parlato di questa situazione utilizzando locuzioni come “straordinarietà dell’evento”. Proprio per questo motivo, la fase meteorologica che si appresteranno a vivere soprattutto il Galles e l’Inghilterra tra lunedì 18 e martedì 19 luglio merita un approfondimento a parte perché, dati alla mano, siamo di fronte a una dinamica atmosferica che andrà fuori scala, vale a dire che sarà completamente estranea alle evoluzioni del tempo che dovrebbero caratterizzare le latitudini poste intorno al 50-55° parallelo nord.
Vediamo allora di capirci qualcosa di più.Come possiamo osservare dall’andamento delle cinquanta previsioni di ensemble calcolate dal sistema probabilistico del Centro Europeo ECMWF (fig. 1, a sinistra), a partire dalla prossima notte sulla verticale di Londra la temperatura a 850 hPa (circa 1500 metri) inizierà ad aumentare, segno dell’arrivo in quota della massa aria subtropicale che da giorni sta interessando la penisola iberica. Il picco del caldo è previsto proprio tra lunedì 18 e martedì 19, quando si registreranno all’incirca 23 °C e quindi si concretizzerà un’anomalia di temperatura di ben 15 °C: 8 °C dovrebbe essere infatti la temperatura a questa quota secondo la climatologia del trentennio 1981-2010. Estendendo l’orizzonte all’intera regione, è evidente come questo scarto dalla norma andrà ad interessare una vasta area (fig. 1, a destra) che sarà caratterizzata da anomalie positive del campo termico per lo più comprese tra 14 e 16 °C.
Di fronte a scarti così elevati, è normale chiedersi se un simile evento possa essere ritenuto compatibile con quelli che hanno costruito la climatologia di questa regione europea. Per rispondere a questa domanda, dobbiamo valutare la pesante anomalia appena menzionata in termini di deviazioni standard (sigma) perché solo considerando la statistica possiamo avere ben chiara quale sarà, molto probabilmente, la collocazione di questo evento all’interno della climatologia del posto.
Ebbene, possiamo notare come una temperatura di 14-16 °C oltre le medie del periodo corrisponda a un’anomalia standardizzata compresa tra +4 e +5 sigma (fig. 2, a sinistra). Dal momento che il clima di una regione è compreso tra -3 sigma e +3 sigma, a indicare che agli estremi sinistro e destro della curva a campana cadono rispettivamente i record di freddo e quelli di caldo mentre attorno alla media si verificano gli eventi più frequenti (fig. 2, a destra), si deduce che l’evento di lunedì 18 e martedì 19 luglio cadrà completamente fuori dalla distribuzione del clima e si posizionerà, all’incirca, dove in figura è stato collocato il pallino viola: saremo cioè ben oltre la coda dei record di caldo.
In altre parole, l’evento sarà incompatibile con il clima di questa area europea relativo al periodo 1981-2010. Dal momento però che questo trentennio è stato più caldo di tutti quelli che lo hanno preceduto almeno da quando solo iniziate le rilevazioni dal 1854 – anno in cui è stato istituito il centro meteorologico inglese del Met Office – possiamo concludere che questa ondata di calore avrà caratteristiche di unicità sulla maggior parte della regione.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera