CALDO DI NUOVO IN AUMENTO CON APICE NEI PRIMI GIORNI DELLA PROSSIMA SETTIMANA, MA A SEGUIRE SI CONFERMA LA SUA FINE
CALDO DI NUOVO IN AUMENTO CON APICE NEI PRIMI GIORNI DELLA PROSSIMA SETTIMANA, MA A SEGUIRE SI CONFERMA LA SUA FINE
A forza di descrivere quasi sempre lo stesso schema di circolazione da oltre un mese, abbiamo ormai un po’ tutti familiarizzato con la dinamica atmosferica che è responsabile delle ondate di calore in Italia. Quando, infatti, le temperature al suolo si portano diffusamente oltre i 33-34 °C e raggiungono con facilità picchi uguali o superiori ai 37 °C vuol dire che siamo interessati da una massa d’aria che nasce dal deserto sahariano e che viene trasportata verso le nostre regioni dall’espansione del promontorio nord africano.
Nei prossimi giorni sarà ancora lui il protagonista del nostro tempo perché, superata la breve fase di incertezza avuta nelle ultime 36-48 ore sulle nostre regioni centro-settentrionali, tornerà sui suoi passi grazie all’ennesima pulsazione subtropicale che rinnoverà, ancora una volta, il trasporto di aria molto calda dall’entroterra algerino e marocchino. Stando agli ultimi aggiornamenti questa nuova fase di caldo, ancora una volta a tratti anche molto intenso, dovrebbe raggiungere l’apice della propria intensità ed espansione tra domenica 3 e mercoledì 6 luglio, quando il raggio d’azione del campo anticiclonico tornerà a inglobare anche parte delle regioni settentrionali lasciando al confine solo il settore alpino e prealpino che sarà di nuovo lambito da infiltrazioni di aria fresca e moderatamente instabile di origine atlantica (fig. 1, a sinistra): sarà quindi probabile vedere ancora rinnovarsi le condizioni favorevoli allo sviluppo di rovesci e temporali che potrebbero anche sconfinare, localmente, fino ai settori dell’alta Pianura Padana.
Tenendo conto che a 1500 metri il campo termico si porterà al sopra la media del periodo mediamente di 4-7 °C (fig. 1, a destra), si ritiene che le temperature massime registreranno ancora una volta valori elevati e per lo più compresi tra i 35 e i 40 °C, specie nelle aree interne e lontane dal mare: si tratta al momento delle prime indicazioni che potranno essere meglio definite a scala macro-regionale nel corso dei prossimi giorni.
Nella seconda parte della prossima settimana, mentre ci incammineremo verso la fine della prima decade di luglio, si conferma invece il cambio di rotta grazie all’intervento dell’Anticiclone delle Azzorre. Espandendosi dall’Oceano Atlantico, l’ala orientale del campo anticiclonico favorirà infatti la discesa di aria più fresca verso il Mediterraneo centrale e quindi anche verso le nostre regioni (fig. 2).
Il cambio di circolazione, da meridionale a settentrionale, farà così arretrare verso l’entroterra nord africano la posizione dell’isoterma di 20 °C a 850 hPa, cioè di quel valore di temperatura in libera atmosfera che marca grosso modo il confine settentrionale della massa d’aria di natura desertica.
Non è ancora possibile definire le conseguenze sullo stato del tempo che comporterà questa nuova situazione meteorologica e quindi stabilire l’incisività della fenomenologia che potrebbe scaturire dai contrasti tra l’aria calda preesistente e quella più fresca in arrivo: al momento possiamo solo ritenere probabile un netto calo delle temperature che comunque dovrà ancora essere valutato. Così, pour parler, possiamo dire che non si esclude che il campo termico possa portarsi anche al di sotto delle medie del periodo, specie sul versante adriatico.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera