FINE DELL’ONDATA DI CALDO: L’IPOTESI VERSO IL 7-9 LUGLIO GRAZIE ALL’ANTICICLONE DELLE AZZORRE
FINE DELL’ONDATA DI CALDO: L’IPOTESI VERSO IL 7-9 LUGLIO GRAZIE ALL’ANTICICLONE DELLE AZZORRE
Il grande caldo sta caratterizzando queste ultime giornate di giugno, il primo mese di un’estate meteorologica iniziata in realtà con largo anticipo, fin dall’inizio della seconda decade di maggio. La persistenza quasi ininterrotta del promontorio nord africano ha infatti continuamente esposto buona parte dell’Europa centro-occidentale a reiterate avvezioni di aria subtropicale continentale che hanno mantenuto le temperature su valori ben superiori alla media del periodo, portandole in alcune situazioni a raggiungere più volte – come per esempio è accaduto in Francia, Germania e in Italia – nuovi record di caldo relativi e assoluti proprio nel corso degli ultimi due mesi.
Si tratta di una situazione marcatamente anomala che, come abbiamo detto nelle ultime analisi, proseguirà senza subire sostanziali variazioni almeno fino all’inizio della prossima settimana, dal momento che il segnale dominante dell’atmosfera che ha caratterizzato questo lungo periodo mostrerà ancora la tendenza a ondulare e a collocare il Mediterraneo centrale e la nostra penisola all’interno di quella cresta dell’onda che è sede del promontorio nord africano (fig. 1, a sinistra).
Un cambiamento dello schema della circolazione generale dell’atmosfera sul comparto euro-atlantico potrebbe farsi strada sul finire della prima decade di luglio, quando un’accelerazione della corrente a getto in uscita dal continente americano andrà a incidere della tensione del flusso zonale, riducendone probabilmente le oscillazioni lungo i meridiani.
Questa tensione andrà inevitabilmente a stirare lungo i paralleli anche l’Anticiclone delle Azzorre che, a questo punto, potrebbe estendere la propria ala orientale verso l’Europa centro-occidentale. Attuandosi questa dinamica, il fianco destro dell’alta pressione oceanica favorirebbe così l’inserimento alle nostre latitudini di aria un po’ più fresca che farebbe così arretrare il promontorio nord africano verso la sua zona di origine (fig. 1, a destra).
Questa situazione, appena illustrata a scala sinottica facendo riferimento alla previsione media di ensemble elaborata dal sistema probabilistico del Centro Europeo (ECMWF), trova riscontro a scala locale anche nelle previsioni di ensemble del campo di temperatura a 850 hPa, cioè a circa 1500 metri di quota (fig. 2).
Concentrando la nostra attenzione soprattutto sulle nostre regioni centro-meridionali perché nei prossimi giorni saranno quelle interessate dalle condizioni di caldo più intense e durature, si può osservare come si possa ritenere credibile un rientro del campo termico nelle medie stagionali proprio verso la fine della prima decade di luglio. Si tratta di una prima indicazione che possiamo dare oggi, senza però poter scendere nei dettagli vista la distanza temporale a cui ci siamo spinti: non è quindi possibile al momento sapere se questa nuova fase sarà solo di passaggio o durerà per alcuni giorni.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera