CALDO IN ATTENUAZIONE ENTRO MERCOLEDÌ CON INSTABILITÀ IN AUMENTO, MA POTREBBE ESSERE SOLO UNA BREVE PAUSA
CALDO IN ATTENUAZIONE ENTRO MERCOLEDÌ CON INSTABILITÀ IN AUMENTO, MA POTREBBE ESSERE SOLO UNA BREVE PAUSA
Stiamo arrivando all’apice di questa seconda ondata di calore che inizierà a smorzarsi da lunedì per abbandonare definitivamente la nostra penisola entro mercoledì 8 giugno. Andremo così incontro a un nuovo calo a tratti anche sensibile delle temperature, ma ancora una volta dobbiamo specificare che l’obiettivo della dinamica atmosferica sarà quello di provare a spegnere l’intensa anomalia termica e di far avvicinare il più possibile i valori alle medie climatologiche di inizio giugno.
Questo cambiamento avverrà grazie ad aria più fresca di origine atlantica che eroderà la campana anticiclonica di matrice subtropicale e favorirà così l’ingresso di un modesto cavo d’onda che, guidato da un flusso in quota proveniente da nord-ovest, attraverserà tutta l’Italia risultando più attivo lungo il versante adriatico. Questa evoluzione avrà come regista l’Anticiclone delle Azzorre che temporaneamente si allungherà verso il Mediterraneo occidentale per permettere, proprio lungo il proprio fianco destro, il cambiamento di circolazione in quota con la disposizione del flusso dai quadranti settentrionali (fig. 1, a sinistra).
L’inevitabile contrasto tra l’aria più fresca in arrivo e quella calda preesistente renderà instabile la colonna atmosferica a partire dalle regioni settentrionali che già nel corso di martedì 7 giugno risentiranno del cambiamento della massa d’aria con la formazione di rovesci e temporali anche di forte intensità, in propagazione tra mercoledì 8 e giovedì 9 verso il Centro e poi le regioni meridionali, dove però la fenomenologia risulterà probabilmente più localizzata.
In questo nuovo contesto atmosferico, il quadro termico passerà così dall’essere caratterizzato da anomalie a 850 hPa per lo più comprese tra +8 e +12 °C ad anomalie per lo più comprese tra 0 e +4 °C nell’arco di 72 ore a partire da domani, domenica 5 giugno (fig. 1, a destra). In sintesi, possiamo quindi dire che andremo molto probabilmente incontro solo ad un’attenuazione del caldo che, tra l’altro, potrebbe essere solo temporanea.
Il segnale dominante che emerge infatti dagli scenari di insieme elaborati dai principali modelli che si occupano di simulare l’evoluzione a scala globale continua a essere caratterizzato, a medio e a lungo termine, dalla sostanziale persistenza di temperature superiori alla norma pur evidenziando una fisiologica incertezza su quanto potrebbe fare caldo. Questi scenari fanno parte di un disegno sinottico che potrebbe ancora vedere protagonista il promontorio nord africano (fig. 2) e quindi la possibilità che, a partire dal prossimo fine settimana, possa concretizzarsi un’altra fase meteorologica caratterizzata da un nuovo aumento delle temperature.
Per il momento non è possibile sapere con sufficiente attendibilità se entro metà giugno andremo incontro alla terza ondata di calore, anche se i primi indizi iniziano a tenere conto proprio di questa eventualità senza ovviamente specificare le aree che potrebbero esserne maggiormente interessate. Si potrà sapere qualcosa di più nel corso della prossima settimana.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera