SECONDA ONDATA DI CALDO DI INIZIO GIUGNO: SARÀ PIÙ INTENSA AL CENTRO-SUD E POTREBBE ESSERE DA RECORD
SECONDA ONDATA DI CALDO DI INIZIO GIUGNO: SARÀ PIÙ INTENSA AL CENTRO-SUD E POTREBBE ESSERE DA RECORD
L’atmosfera è ormai pronta a riproporre un film già visto che ha come protagonista principale il promontorio nord africano. L’aria più fresca che è subentrata negli ultimi due giorni, responsabile del refrigerio al Nord e dell’attenuazione del caldo al Centro-Sud, ha ormai le ore contate perché già da domani lascerà gradualmente sempre più spazio a correnti subtropicali continentali. Si va così delineando una nuova ondata di caldo, la prima dell’estate meteorologica e la seconda dall’inizio della terza decade di maggio, che coinvolgerà tutta l’Italia ma che sarà più intensa sulle nostre regioni centro-meridionali e sulle due Isole Maggiori.
Tra mercoledì 1 e almeno fino a domenica 5 giugno, infatti, saranno proprio queste le aree della nostra penisola a trovarsi maggiormente interessate dalla campana anticiclonica ed esposte al richiamo di aria molto calda proveniente dal deserto del Sahara algerino (fig. 1, a sinistra). Le regioni settentrionali, non interessate dai massimi di geopopotenziale e quindi dalla parte più intensa del promontorio anticiclonico, risentiranno probabilmente, di tanto in tanto, di infiltrazioni di aria instabile di origine atlantica che potrebbe accendere accesi contrasti con l’aria calda subtropicale soprattutto sulle aree alpine, prealpine e forse anche sulle vicine pianure adiacenti in un contesto caratterizzato comunque da temperature superiori alle media climatologiche del periodo e da un crescente disagio fisiologico per afa.
Il caldo diventerà invece decisamente anomalo al Centro-Sud e sulle due Isole Maggiori a partire dalla seconda parte della settimana, quando dal segnale probabilistico di ensemble mediato su un periodo di cinque giorni (1-5 giugno), emerge che a circa 1500 metri lo scarto positivo dalla climatologia del trentennio 1981-2010 potrebbe essere anche di 8-12 °C tra la Sardegna, la Sicilia e il versante tirrenico (fig. 1, a destra). Un’avvezione di aria subtropicale di questa intensità porterà così temperature massime che in particolare sull’Emilia Romagna, sulle aree interne del Centro-Sud e delle due Isole Maggiori raggiungeranno e supereranno probabilmente la soglia dei 33-35 °C in modo piuttosto diffuso, con picchi a cavallo dei 40 °C che ad oggi sono ritenuti probabili soprattutto sulle Isole Maggiori, nel foggiano, nel frusinate e nel materano.
Si tratta di temperature massime decisamente elevate non solo per il periodo, ma anche se rapportate ai valori termici che si registrano durante le tre settimane più calde dell’estate che statisticamente cadono tra la terza decade di luglio e la prima di agosto. A tal proposito analizzando l’indice EFI (Extreme Forecast Index), utile proprio per stimare il livello di eccezionalità dell’anomalia termica prevista (fig. 2), ci sarebbero i presupposti per ritenere probabile che sulle nostre regioni centro-meridionali e sulle due Isole Maggiori si possano registrare, in modo più o meno diffuso, temperature da primato del caldo.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera