Fulminazioni a cura di Blitzortung
Mappa delle fulminazioni interattiva e georeferenziata a cura di
Video rubrica Tempo al Tempo

Il VIDEO-METEO del Capitano Sottocorona

Iscriviti al nostro canale Youtube!

Immagine Climatologia e Ambiente - Guido Caroselli
 è un saggio che tratta temi di grande e pressante attualità, dedicato a tutti coloro che... Leggi tutto...
Immagine Meteorologia, Volume 2 - Gli elementi meteorologici principali
Da professionista, dopo un percorso di studi universitario mirato alla conoscenza dell’atmosfera... Leggi tutto...
Immagine Webcam - Padula (Salerno)
Webcam a Padula (SA), regione Campania. Vista sulla Certosa di San Lorenzo, sullo sfondo il Monte... Leggi tutto...
Immagine Webcam - Jesolo (Venezia)
Webcam Jesolo, panoramica sullo splendido Lido, in provincia di Venezia (VE), regione Veneto.
Immagine Spaghetti Ensemble di Perugia
Spaghetti con Perugia protagonista in questo gruppo Ensemble del modello americano GFS. Previsione... Leggi tutto...
Immagine Spaghetti Ensemble di Lucca
La previsione per la città di Lucca in questi spaghetti Ensemble tratti dal modello americano GFS.... Leggi tutto...

Le ultimissime dal Televideo RAI

Anteprima Televideo RAI

ESTREMI METEO OGGI. RETE LMT

IL «BIVIO» DI FINE ANNO

Scritto da Andrea Corigliano Martedì 21 Dicembre 2021 10:00

IL «BIVIO» DI FINE ANNO

Fine 2021 al bivioDa qualche giorno il sistema probabilistico dei modelli numerici, che come sempre si occupa di vagliare le ipotesi sulle possibili evoluzioni del tempo a lungo termine, ci informa che la predicibilità dello stato del tempo previsto a scala sinottica a cavallo tra gli ultimi giorni del 2021 e i primi giorni del 2022 è ancora piuttosto bassa. Possiamo renderci conto di questa situazione incerta facendo per esempio riferimento alle previsioni di insieme relative alla temperatura a 850 hPa (cioè a circa 1500 metri) che sono illustrate in figura e che si riferiscono al Nord Italia: non me ne vogliano gli amici del Centro-Sud per la scelta che non ha fini previsionali, ma solo uno scopo illustrativo. Se osserviamo il comportamento delle trenta previsioni elaborate dal Global Forecast System (GFS) da oggi fino al 6 gennaio si nota come questi scenari si mantengano sostanzialmente vicini tra di loro grosso modo fino al 28 dicembre, lasciando così intendere che dal punto di vista termico ci troviamo di fronte ad un’elevata affidabilità dello stato del tempo previsto fino al 24 dicembre (semaforo verde) e a una media affidabilità nei quattro giorni successivi (semaforo giallo). A partire invece dagli ultimi giorni dell’anno gli scenari calcolati si aprono a ventaglio e percorrono evoluzioni che sono anche molto differenti tra di loro: a tal proposito il semaforo rosso ci avvisa che dobbiamo fermarci perché, diventando la predicibilità dello stato atmosferico alquanto bassa, non è possibile ad oggi stabilire quale potrebbe essere lo scenario più probabile durante questo periodo. Possiamo però osservare come le trenta previsioni tendano a distribuirsi in modo piuttosto omogeneo su due tipologie di configurazioni sinottiche: una riconducibile a dinamiche più o meno miti con temperature a 850 hPa superiori a 0 °C (area a sfondo arancione) e una riconducibile a dinamiche più o meno fredde con temperature a 850 hPa inferiori a 0 °C (area a sfondo azzurro). Ci troviamo quindi di fronte ad una gamma di ipotesi in entrambe le tipologie di scenari che possono essere in linea di massima ricondotti a due diverse configurazioni di cui ancora non è possibile comprendere, eventualmente, quale delle due potrebbe essere dominante.



Le previsioni di tipo 1 fanno riferimento alla presenza di un campo anticiclonico sull’Europa sud-occidentale che trasporta su queste aree aria più o meno mite: la situazione illustrata in figura è solo indicativa ed è utilizzata per mostrare uno schema sinottico tipico a cui si legano queste condizioni di mitezza. Le previsioni di tipo 2 fanno invece riferimento all’impostazione di un flusso meridiano, con la nostra penisola esposta a irruzioni più o meno fredde convogliate verso il Mediterraneo dalla presenza, alle alte latitudini, di un campo anticiclonico: anche in questo caso l’impianto barico illustrato in figura è puramente indicativo per mostrare l’arrivo di masse d’aria dalle alte latitudini. Che cosa possiamo dedurre, allora, dall’analisi qui condotta? Che tra gli ultimi giorni del 2021 e i primi del 2022 potremmo trovarci di fronte a un bivio dal quale si dipartono in linea di massima due strade: a scenari che ipotizzano evoluzioni di stampo mite si affiancano oggi, in ugual numero, scenari che ipotizzano irruzioni più o meno fredde dirette verso le basse latitudini e quindi anche verso l’Italia. Anche se questo comportamento si protrae oggi fino al 6 gennaio che è il termine ultimo della corsa modellistica, non possiamo ritenere probabile l’affermazione di una delle due tipologie di scenario durante tutto il periodo in questione, ma possiamo dire che tra il 29 dicembre e il 6 gennaio avere una fase più o meno mite è equiprobabile ad avere una fase più o meno fredda. Insomma, i giochi per avere un’irruzione di aria più o meno fredda restano, per il momento, ancora aperti.

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

Stampa