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ANALISI DELLO SCENARIO PIÙ PROBABILE A SCALA SINOTTICA PREVISTO PER LA SETTIMANA DAL 20 AL 27 DICEMBRE

Scritto da Andrea Corigliano Martedì 14 Dicembre 2021 00:00

ANALISI DELLO SCENARIO PIÙ PROBABILE A SCALA SINOTTICA PREVISTO PER LA SETTIMANA DAL 20 AL 27 DICEMBRE

Scenario atteso per il 20-27 Dicembre 2021Nella nostra analisi relativa alla genesi di un anticiclone di blocco sull’Europa occidentale, che inizierà a prendere forma tra giovedì e venerdì, abbiamo detto che forse questa figura barica avrebbe potuto decidere l’andamento del tempo sul Mediterraneo centrale e sull’Italia anche per la maggior parte dell’ultima decade di dicembre. Trattandosi di una linea di tendenza a lungo termine, parliamo sempre in termini di «segnale atmosferico dominante» e quindi analizziamo la configurazione focalizzando l’attenzione ancora sulla robustezza di questo segnale.

A tal proposito, dall’analisi dello scenario medio previsto dal sistema probabilistico del Centro Europeo ECMWF ed elaborato tenendo conto di ben 50 previsioni parallele, si nota come nel corso della prossima settimana la struttura anticiclonica di blocco possa elevarsi ancor di più verso le alte latitudini rispetto alla posizione che assumerà nei prossimi giorni, durante la fase di avvio della configurazione (fig. 1). Questa evoluzione comporterebbe uno scambio meridiano delle correnti più accentuato e quindi la probabilità che masse d’aria molto fredde, se non addirittura gelide, possano spingersi verso le basse latitudini. Qual è però, ad oggi, la robustezza di questo segnale?



Possiamo averne un’idea analizzando i sotto-scenari medi che vengono costruiti, sempre dal sistema probabilistico, raggruppando le previsioni simili tra tutte le 50 che sono state elaborate: detto in altri termini, effettuiamo una cluster analysis dell’ampio ventaglio di soluzioni proposte dal modello numerico (fig. 2). Si nota come in tutti i quattro cluster medi emerga in modo più o meno evidente la predisposizione del campo anticiclonico a elevarsi verso le alte latitudini e quindi ad esporre tutta l’Europa centro-orientale ad un flusso di correnti settentrionali (frecce blu).

In particolare, sono due i cluster medi che avvalorano l’ipotesi di una maggiore espansione meridiana del promontorio anticiclonico di blocco, cioè del segnale che abbiamo visto emergere già dallo scenario medio complessivo che tiene conto di tutte le previsioni: si tratta del cluster 1 e del cluster 4. Il primo cluster, elaborato tenendo conto di 12 previsioni simili, avvalorerebbe l’ipotesi di un’espansione dell’alta pressione verso la Groenlandia e quindi la disposizione dell’asse del promontorio da nord-ovest verso sud-est. Il quarto cluster, calcolato tenendo conto di 23 previsioni simili, avvalorerebbe invece l’ipotesi di un’espansione anticiclonica con asse maggiormente orientato verso il Mare di Norvegia: essendo questo scenario il più popolato perché composto da quasi la metà delle previsioni parallele, è quello che va a costruire le fondamenta del «segnale dominante» che abbiamo notato nella prima figura.Se quindi il 24% degli scenari totali avvalorerebbe l’ipotesi di una spinta meridiana dell’alta pressione verso nord-ovest e il 46% degli stessi l’ipotesi di una spinta meridiana dell’alta pressione verso nord-nordest, ci troviamo nel complesso di fronte a un 70% degli scenari (cioè 35 previsioni su 50) che ipotizzano comunque un’espansione meridiana del promontorio ben oltre il 60° parallelo nord. Di conseguenza, possiamo dedurre che sussiste una probabilità nel complesso medio-alta di avere, nel corso della prossima settimana, una massiccia ed intensa irruzione di aria gelida verso una parte del continente europeo. Nei prossimi giorni bisognerà vedere, passo dopo passo, se sarà il cluster 4 a dettare la linea evolutiva del tempo a scala sinottica, come in teoria ci si aspetterebbe dal momento che appare quello più popolato da previsioni simili. Solo dopo aver chiarito questo fondamentale aspetto, si potrà iniziare a capire tempistiche e modalità con cui l’Italia potrebbe essere eventualmente interessata da questa situazione. Ad oggi, infatti, parlare già di gelo e neve come se già fosse stato tutto deciso, vuol dire lavorare molto di fantasia.

ERRATA CORRIGE (15 Dicembre 2021)
Nell’articolo pubblicato ieri, relativo all’analisi dello scenario più probabile a scala sinottica previsto nella settimana dal 20 al 27 dicembre, ho scritto nelle conclusioni questa frase: «Nei prossimi giorni bisognerà vedere, passo dopo passo, se sarà il cluster 4 a dettare la linea evolutiva del tempo a scala sinottica, come in teoria ci si aspetterebbe dal momento che appare quello più popolato da previsioni simili».In questa frase c’è un errore concettuale. Se dalle elaborazioni modellistiche del 13 dicembre è emerso che era il cluster 4 il più popolato, non è vero che IN TEORIA mi dovrei aspettare che sia questo scenario a dettare la linea evolutiva. Ogni volta che il modello ricalcola le 50 previsioni, lo fa partendo da un nuovo stato iniziale dell’atmosfera e a distanze temporali così elevate la distribuzione di tutte le 50 previsioni è altamente probabile che cambi. Di conseguenza, nel processo della cluster analysis questo cambiamento può comportare una variazione del numero di previsioni simili che vanno a popolare un cluster. Dalle ultime analisi, infatti, sta emergendo che è il cluster 1 a diventare più robusto. La frase corretta che andava scritta è quindi questa:«Nei prossimi giorni bisognerà vedere se nel processo di cluster analysis saranno confermati i quattro scenari medi e, eventualmente, se si potranno già avere indicazioni su quello che diventerà la configurazione più probabile».

Cluster analysis per il 20-27 dicembre 2021


Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

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