AUTUNNO... MADE IN ITALY
AUTUNNO... MADE IN ITALY
Da alcuni giorni stiamo vivendo una situazione meteorologica che apporta sull’Italia generali condizioni di variabilità, ad eccezione delle due Isole Maggiori dove insiste a più riprese l’azione di un vortice quasi stazionario che, formando ed avvitando di continuo nuvolosità su se stesso, espone in modo particolare Sicilia e Sardegna a fenomeni anche localmente intensi. Questa figura di bassa pressione è bloccata da un campo anticiclonico che si dispone a “collana” attorno ad essa e che ha così contribuito a costruire sul Mediterraneo centro-occidentale una circolazione perturbata secondaria, separata da quella principale atlantica che scorre indisturbata alle alte latitudini. Come dire che, per quanto ci sia una sorta di muro a separare la dinamica oceanica da quella delle nostre latitudini, il Mediterraneo è comunque in grado di mantenere in vita le condizioni atmosferiche che fabbricano nubi e precipitazioni anche se la quasi stazionarietà del vortice ha concentrato e sta concentrando purtroppo i fenomeni più organizzati quasi sempre sulle stesse aree. Una modifica di questa situazione interverrà molto probabilmente durante il fine settimana (vedi figura), quando un’ondulazione del flusso perturbato riuscirà temporaneamente ad aprirsi un varco nel muro anticiclonico e, passando per l’Europa centrale, giungerà sul Mediterraneo occidentale per evolvere probabilmente in una nuova goccia fredda che darà linfa alle condizioni instabili attuali. Se da un lato, quindi, l’atmosfera porterà in scena una dinamica che dimostrerà ancora una volta la difficoltà delle correnti perturbate atlantiche di imporsi sui regimi di alta pressione, dall’altro la nuova iniezione di aria fresca e instabile in arrivo dalle alte latitudini riuscirà a mantenere attivo l’unico stato del tempo a cui possiamo al momento affidarci per avere le piogge autunnali, nella speranza che vadano a cadere dove ora sono più necessarie.
Il passaggio di questa perturbazione cambierà temporaneamente la disposizione del campo barico a tutte le quote, tanto che nella fase di discesa della modesta saccatura e nella fase iniziale di evoluzione a goccia fredda, che si attenuerà proprio nel corso del fine settimana, la disposizione del flusso sarà tale da determinare un aumento della probabilità di avere precipitazioni su gran parte del Nord Italia e sul versante tirrenico. Maggiori dettagli in merito saranno forniti in un prossimo intervento.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera