SI AVVIA ALLA CONCLUSIONE UN FEBBRAIO POCO INVERNALE
SI AVVIA ALLA CONCLUSIONE UN FEBBRAIO POCO INVERNALE
All’ondata di freddo che ci ha interessato la settimana scorsa è stata data troppa importanza dal punto di vista mediatico, almeno per quanto riguarda i risvolti che ha avuto sulla nostra penisola.
Quattro giorni di freddo a tratti anche intenso che hanno interessato quasi tutta la nostra penisola hanno infatti svolto un ruolo marginale nel ridimensionare l’anomalia positiva di temperatura che ha caratterizzato la prima decade del mese e che oggi, al 20 febbraio, mantiene ancora vivo il segnale sull’intero bacino del Mediterraneo e sui paesi che vi si affacciano (figura 1).
Il peso dell’ondata di gelo che ha interessato buona parte del nostro continente ben si osserva invece nei paesi d’oltralpe e in modo particolare tra la penisola scandinava e la vicina Russia, dove la persistenza dell’aria gelida di origine artico-continentale ha portato ad avere su queste aree anomalie mensili parziali che attualmente sono ancora comprese tra i 5 e i 10 °C al di sotto della norma climatologica.
Il segnale positivo dell’anomalia termica sulla nostra penisola è destinato a rafforzarsi ulteriormente nei prossimi giorni perché a partire da domani – e almeno fino alla fine del mese – le nostre regioni resteranno interessate da un campo anticiclonico ben strutturato a tutte le quote che, rinforzandosi ulteriormente rispetto alla situazione in atto, garantirà tempo in prevalenza soleggiato e temperature insolitamente miti per il periodo, tanto da poter parlare di una nuova “primavera anticipata”.
Lo scenario medio calcolato tra il 21 e il 25 febbraio non lascia infatti spazio ad alcun dubbio sulla tipologia di configurazione barica a forma di “blocco a omega” che interesserà buona parte del nostro continente, con il cuore caldo dell’anticiclone in quota che stazionerà proprio sulla nostra penisola come è dimostrato dalle massime altezze di geopotenziale che si porteranno su valori anche superiori ai 5760 metri (figura 2).
Queste situazioni meteorologiche garantiscono una stabilità atmosferica che può essere assoluta, che può durare anche a lungo e che da sola è capace di condizionare l’esito di un intero mese proprio per la forza del segnale con cui tali configurazioni si presentano. In questo caso, la nuova fase stabile e mite che ci accompagnerà nei prossimi giorni non farà altro che rafforzare ulteriormente il segnale di mitezza che è stato appena scorticato dall’ondata di freddo della settimana scorsa. Possiamo allora ormai affermare che stiamo per consegnare agli annali climatologici un febbraio che, anche quest’anno, in Italia avrà avuto ben poco di invernale. Ecco, questa sarebbe una notizia a cui dare importanza.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera