DA VENERDÌ A DOMENICA TRE GIORNATE DI MALTEMPO CON PIOGGE INTENSE E NEVICATE MOLTO ABBONDANTI SULLE ALPI
DA VENERDÌ A DOMENICA TRE GIORNATE DI MALTEMPO CON PIOGGE INTENSE E NEVICATE MOLTO ABBONDANTI SULLE ALPI
Con la circolazione fredda di stampo scandinavo attualmente in atto sull’Italia si va aprendo una fase meteorologica particolarmente vivace e incline a far diventare il Mediterraneo il palcoscenico sul quale le perturbazioni atlantiche saranno delle vere e proprie protagoniste indiscusse. Nella dinamica dell’atmosfera si sta infatti aprendo un ampio varco verso quel lontano nord-ovest che si trova oltre l’Islanda dove si sta attualmente organizzando una profonda depressione destinata nella prossime 36-48 ore a muoversi rapidamente verso sud. In questo modo si andrà a costruire un’ampia e profonda saccatura diretta verso il settore sud-occidentale europeo e il vicino entroterra nord-africano.
Alla saccatura sarà associato un intenso sistema frontale, cioè una perturbazione che con nubi e precipitazioni inizierà a interessare la nostra penisola a partire da venerdì 4 dicembre. La fase critica del passaggio del sistema depressionario si dovrebbe consumare proprio nel fine settimana, quando sull’Italia l’azione dell’ampia ondulazione risulterà completa. Possiamo descrivere la dinamica prevista commentando il movimento delle masse d’aria che sarà proprio l’artefice di questa fase di maltempo.
Per sabato 5 dicembre (figura 1) si nota la saccatura chiudere il settore centro-occidentale europeo, Mediterraneo compreso, in un ampia circolazione ciclonica che collocherà il minimo principale al suolo tra le Isole Britanniche e la Francia e quello secondario sul Nord Italia. La struttura sarà alimentata da aria particolarmente fredda di origine artico-marittima (frecce azzurre), destinata in questo vigoroso scambio meridiano a raggiungere l’entroterra marocchino e algerino dove, sulla quota isobarica di 850 hPa, è previsto l’arrivo dell’isoterma di 0 °C.
Tenendo a mente il principio della bilancia secondo cui se un piatto scende l’altro sale, l’effetto di questo affondo freddo sarà un’immediata risposta di aria mite di origine subtropicale continentale che sarà trasportata lungo il ramo ascendente della saccatura (frecce rosse) alla volta delle nostre regioni centro-meridionali e dell’Europa centro-orientale, fino a raggiungere il Mar Baltico.
Osservando la vicinanza tra le linee blu e rossa tratteggiate si può così intuire come, proprio sabato, la nostra penisola si trovi contesa tra due masse d’aria dalle caratteristiche termodinamiche assai diverse e quindi propense, nel loro movimento, a creare accesi contrasti atmosferici: ecco perché ci attendiamo soprattutto in questa giornata i fenomeni più intensi e diffusi, tipici di una seria fase perturbata che in questo caso porterà non solo piogge diffuse e intense, ma anche nevicate molto abbondanti sull’arco alpino che è particolarmente esposto a questo tipo di circolazione.
Per domenica 6 dicembre (figura 2) avremo molto probabilmente una lenta evoluzione verso levante dell’intero sistema. Si prevede infatti un parziale coricamento della vasta saccatura che continuerà comunque a essere alimentata da aria di matrice artico-marittima: guidata da un flusso mediamente occidentale, il flusso freddo entrato sul Mediterraneo occidentale e qui parzialmente mitigato raggiungerà molto probabilmente anche le regioni centro-meridionali, relegando così più a est il respiro mite subtropicale in risalita sempre dall’entroterra nord africano e diretto ancora verso il Mar Baltico passando dalla penisola balcanica. Per domenica, quindi, i contrasti più accesi e la fenomenologia ad essi annessa si sposteranno verso le regioni meridionali, mentre altrove il tempo volgerà verso condizioni di variabilità perturbata, con fenomeni sempre presenti ma dalle caratteristiche più intermittenti e irregolari.
Con buona probabilità, a questa fase non farà seguito un miglioramento del tempo perché il bacino del Mediterraneo, con buona probabilità, seguiterà ad essere “zona depressa”, vale a dire un’area che si presenterà come una buca all’interno della quale seguiteranno a “cadere” le perturbazioni pilotate dalle correnti atlantiche. Analizzeremo questa evoluzione strada facendo: ora, nei prossimi aggiornamenti, ci concentreremo sul tempo previsto tra venerdì e domenica.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera