CON L’ULTIMA PERTURBAZIONE DI OTTOBRE SI CHIUDE LA PORTA ATLANTICA E SI APRE UN PERIODO STABILE GOVERNATO DALL’ALTA PRESSIONE
CON L’ULTIMA PERTURBAZIONE DI OTTOBRE SI CHIUDE LA PORTA ATLANTICA E SI APRE UN PERIODO STABILE GOVERNATO DALL’ALTA PRESSIONE
Il mese di ottobre si avvia a concludersi con il passaggio di una perturbazione che, seppur indebolita, entro domani (martedì 27) avrà attraversato tutta l’Italia lasciando ancora qualche residuo strascico al Sud nella giornata di mercoledì 28. L’afflusso di aria più fredda al seguito del sistema frontale sarà bruscamente interrotto dal ripristino di condizioni di stabilità atmosferica che subentreranno soprattutto nella seconda parte della settimana, a causa di una rimonta anticiclonica che trasporterà verso le nostre regioni aria più mite di matrice subtropicale. Come viene proposto dalle previsioni medie di ensemble, che come sempre forniscono un quadro generale dell’evoluzione prevista tenendo conto del ventaglio degli scenari calcolati, il campo di alta pressione potrebbe governare il tempo della nostra penisola in particolar modo nella settimana a cavallo tra la fine di questo mese e l’inizio del prossimo. La forma e la posizione assunta dalla figura barica riserverebbe quindi le temperature più elevate attese in quota alle regioni centro-settentrionali e alla Sardegna dove a 850 hPa – cioè a circa 1500 metri – l’afflusso di aria mite porterà i valori in libera atmosfera di poco oltre i 10 °C, mentre le regioni meridionali risentiranno marginalmente di un flusso un po’ più fresco che conterrà la temperatura alla stessa quota al di sotto di questa soglia termica.Con la stabilizzazione della colonna atmosferica e il perdurare di questa situazione per almeno 4-5 giorni a decorrere da giovedì 29 dovremo quindi tenere conto non solo del ritorno a una prevalente serenità del cielo che sarà probabilmente accompagnata da un’accentuata escursione termica giornaliera, ma anche all’affermarsi di quelle situazioni meteo-ambientali che tendono a riproporsi nella stagione fredda proprio in condizioni anticicloniche. L’afflusso di aria mite in quota farà inevitabilmente innalzare la quota dello zero termico che si porterà oltre i 2000 metri sulla maggior parte del nostro continente, arrivando a sfiorare anche i 4000 metri sulle nostre Alpi occidentali (in figura, la previsione per sabato 31). In secondo luogo, la formazione di inversioni termiche unita alla scarsa ventilazione favorirà con buona probabilità un aumento della concentrazione delle sostanze inquinanti nei bassi strati (in figura la previsione della concentrazione del PM10 attesa per venerdì 30) e la probabile comparsa di nebbie sulla Pianura Padana e nelle valli del Centro.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera