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Questa mappa mostra l'anomalia della temperatura superficiale del mare, ovvero la differenza rispetto alla media del periodo (Unisys).Altri dati:
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NON SOLO PRECIPITAZIONI, MA ANCHE ARIA FREDDA IN ARRIVO: LA PROSSIMA SETTIMANA POTREBBE ESSERE CARATTERIZZATA DA CONDIZIONI METEOROLOGICHE TARDO-AUTUNNALI

Scritto da Andrea Corigliano Martedì 06 Ottobre 2020 17:00

NON SOLO PRECIPITAZIONI, MA ANCHE ARIA FREDDA IN ARRIVO: LA PROSSIMA SETTIMANA POTREBBE ESSERE CARATTERIZZATA DA CONDIZIONI METEOROLOGICHE TARDO-AUTUNNALI

Anomalie temperature previste per l'11 ottobre 2020Avremo modo nel corso dei prossimi giorni di definire sempre meglio il nuovo cambiamento del tempo che con buona probabilità si farà strada sul Mediterraneo a partire dal fine settimana, quando una nuova ondulazione della corrente a getto polare andrà a scavare una saccatura in espansione meridiana verso le nostre latitudini. Rimanendo però nell’ambito delle valutazioni di una linea di tendenza a scala sinottica, come abbiamo potuto parlare in un contesto generale di precipitazioni che in questa dinamica tenderanno a interessare in modo più democratico la nostra penisola, allo stesso modo possiamo fornire le prime indicazioni di massima anche sul comportamento del campo termico previsto.

Come è possibile notare nella mappa, che indica la previsione media di ensemble elaborata su una cinquantina di previsioni elaborate dal modello del Centro Europeo (ECMWF) del campo di pressione al livello del mare e del campo di anomalia termica a 850 hPa (circa 1500 metri), la formazione del cavo d’onda in discesa dalle alte latitudini fino al Mediterraneo sarà subordinata in Oceano Atlantico all’espansione meridiana dell’Anticiclone delle Azzorre che andrà a formare la classica cresta dell’onda che prevede il cavo, proprio come avviene per le onde del mare. Sono proprio queste le configurazioni bariche necessarie a stuzzicare le latitudini artiche e a invogliare da qui la discesa di masse d’aria che, visto il periodo, cominciano a essere decisamente fredde nelle aree di origine.

Ebbene, il probabile gioco a ingranaggi barici tra il campo anticiclonico azzorriano a ovest e quello ciclonico che si formerà in seno alla saccatura potrebbe sospingere la massa d’aria fredda verso l’Europa centro-occidentale dove potrebbe giungere tra sabato 10 e domenica 11 ottobre e qui apportare scarti negativi di temperatura rispetto alla climatologia del periodo che sono mediamente valutati in 6-8 °C.

Si può osservare come le Alpi costituiranno – almeno inizialmente – una barriera all’espansione verso sud dell’aria fredda (si osservi infatti la netta differenza cromatica tra i versanti nord e sud del baluardo alpino), ma allo stesso tempo si può notare come ci potrebbe essere un primo accenno di ingresso dell’aria fredda sul Mediterraneo dalla Valle del Rodano e dal Golfo del Leone. Gli scenari probabilistici di ensemble suggeriscono infatti, per l’inizio della prossima settimana, proprio questa evoluzione a cui oggi è associata un’affidabilità tutto sommato discreta e quindi degna di essere presa in considerazione, pur sapendo che nei prossimi aggiornamenti subentreranno ancora alcune correzioni che definiranno meglio questa dinamica.

Tuttavia, in un contesto barico che si avvia ad essere ciclonico e quindi propenso a distribuire precipitazioni, avere un quadro termico previsto scendere al di sotto delle medie climatologiche vuol dire, a metà ottobre, avere condizioni atmosferiche che nel complesso potrebbero avere caratteristiche tardo autunnali su molte regioni. Ovviamente ci ritorneremo nei prossimi giorni, quando avremo un quadro atmosferico previsto più nitido in tutte le sue componenti.



Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

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