PROSSIMI GIORNI CON SACCATURA IN EVOLUZIONE A GOCCIA FREDDA, MA CON EFFETTI LIMITATI SUL TEMPO DELL’ITALIA
PROSSIMI GIORNI CON SACCATURA IN EVOLUZIONE A GOCCIA FREDDA, MA CON EFFETTI LIMITATI SUL TEMPO DELL’ITALIA
L’estate settembrina di questi giorni sarà disturbata, tra domani e martedì, da un impulso di origine atlantica in avvicinamento all’Europa occidentale in seno ad una modesta saccatura.
A proposito di questa figura barica avevamo espresso, proprio nell’ultimo articolo, dubbi sulla sua evoluzione dal momento che la modellistica numerica non mostrava ancora elementi robusti per poter prevedere l’entità del nuovo cambiamento del tempo per le nostre regioni. Oggi possiamo in parte sciogliere la prognosi perché, grazie ai nuovi ricalcoli, l’incertezza è diminuita a favore di una circolazione chiusa di bassa pressione, presente soprattutto alle quote superiori, che molto probabilmente andrà isolandosi tra lunedì 7 e martedì 8 settembre sul Mediterraneo occidentale: sarà questo infatti il destino a cui andrà incontro la parte periferica della saccatura in approccio al Nord-Ovest a partire nella giornata di domani (domenica 6) e che da questa posizione determinerà un aumento delle condizioni di instabilità in particolar modo sulle nostre regioni settentrionali, ad iniziare dai settori alpini e prealpini.
Nella prima figura a sinistra si riporta la posizione, individuata dall’isoipsa di 576 dam (decametri di altezza di geopotenziale a 500 hPa), che andrà ad assumere la goccia fredda nelle ore centrali di martedì 8. Ma sarà questa l’esatta posizione del minimo in quota? Assolutamente no. Infatti, se teniamo conto anche delle altre 19 previsioni calcolate per prevedere l’evoluzione in chiave probabilistica, possiamo osservare che sussiste ancora dell’incertezza circa la localizzazione che potrebbe assumere proprio quell’isoipsa chiusa di 576 dam: ogni circonferenza colorata che osserviamo nella prima figura a destra testimonia, appunto, che è ancora difficile stabilire quella che potrebbe essere la posizione più probabile del minimo in quota.
In questo caso, proprio per questa incertezza presente, l’unico approccio credibile per prevedere la localizzazione delle precipitazioni è ancora quello probabilistico. Se per lunedì 7 è allora altamente probabile che l’avvicinamento della saccatura al Nord-Ovest determini precipitazioni soprattutto sulle regioni settentrionali (meno interessati alcuni tratti delle coste liguri e dell’Adriatico settentrionale, come si può vedere nella seconda figura a sinistra), per martedì 8 l’isolamento della goccia fredda in una posizione ancora oscillante tra le Isole Baleari e la Sardegna è motivo di una probabilità sostanzialmente bassa di avere precipitazioni su tutta l’area indicata nella seconda figura a destra.
Questo perché, detto in modo semplice, ogni posizione del minimo fa cambiare la localizzazione delle precipitazioni e di conseguenza, per vedere aumentata questa probabilità in modo più localizzato a discapito di altre aree bisognerà ancora aspettare i prossimi aggiornamenti. Nel complesso possiamo comunque dire che, goccia fredda a parte, almeno fino alla prima parte della prossima settimana lo stato del tempo sull’Italia oscillerà tra un regime di stabilità ed uno di modesta variabilità.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera