FINE SETTIMANA CON MALTEMPO MOLTO GRAVE AL NORD-OVEST
FINE SETTIMANA CON MALTEMPO MOLTO GRAVE AL NORD-OVEST
Una delle regole più importanti della buona informazione meteorologica è quella di stare particolarmente attenti all’uso dei termini quando si descrive l’evoluzione di un evento atmosferico. Gridare sempre “al lupo, al lupo!” ad ogni fenomeno, anche per quelli che sono di normale amministrazione, nuoce gravemente al cittadino perché l’utente a lungo andare finisce inevitabilmente per perdere fiducia nella meteorologia e per non dare più importanza alla gravità di situazioni critiche anche quando poi queste si presentano per davvero e vengono puntualmente previste dai veri professionisti che non giocano e non hanno mai giocato con la commercializzazione delle previsioni del tempo.
Purtroppo questa volta dobbiamo alzare bandiera bianca e arrenderci all’evidenza perché i continui aggiornamenti più volte ricalcolati dai modelli numerici lasciano davvero ben pochi dubbi sull’entità del peggioramento che in queste ore sta prendendo forma sul nostro settore di Nord-Ovest e che, in fase di intensificazione, raggiungerà l’apice tra domani e la mattina di domenica per poi iniziare lentamente a scemare: siamo infatti di fronte a uno dei pochi casi in cui bisogna parlare di GRAVE MALTEMPO IN ARRIVO senza mezzi termini.
Come abbiamo descritto nell’ultima analisi, la circolazione ciclonica che va formandosi sui settori occidentali del Mediterraneo e che ospiterà la perturbazione in arrivo dalla penisola iberica andrà rapidamente a richiamare a tutte le quote correnti meridionali che si disporranno da scirocco al suolo e che quindi si arricchiranno di umidità man mano che risaliranno con venti forti o di burrasca il versante tirrenico, fino a raggiungere il settore di Nord-Ovest. Alle condizioni di marcata instabilità, già ben evidenziate dalle notevoli velocità verticali che accompagneranno il complesso sistema ciclonico, si sommeranno gli effetti del sollevamento orografico offerto dall’Appennino ligure di ponente, dalle Alpi Marittime e dalla cerchia alpina piemontese che funzioneranno come trampolino di lancio per agevolare il sollevamento dell’ingente massa d’aria calda e umida continuamente in arrivo da sud-est, come se la depressione mantenesse sempre attiva un’azione di pompaggio in grado di garantire il ricarico di carburante.
Ci sono quindi tutti i presupposti per avere precipitazioni intense e persistenti, caratterizzate anche da nubifragi battenti, proprio laddove il flusso sciroccale interagirà appieno (e cioè incidendo perpendicolarmente) con l’orografia.
Ecco quindi i motivi per cui tra il genovesato centro-occidentale e l’imperiese orientale non è irrealistico supporre che una STIMA delle cumulate di pioggia che potranno essere raggiunte entro domenica pomeriggio possano essere anche straordinarie e oscillare piuttosto diffusamente tra i 200 ed i 400 millimetri. Allo stesso modo sui settori alpini e prealpini del Piemonte la situazione non apparirebbe molto differente, anche se su questi settori parte delle precipitazioni cadrà sotto forma di abbondante nevicata ma a quote destinate purtroppo a crescere nel corso d’evento a causa del richiamo sciroccale: si prevede infatti un aumento della quota dello zero termico dai 1500-2000 metri di domani mattina (sabato 23) ai 2000-2500 metri di domenica 24 mattina. Se quindi oltre i 2000 metri potrebbero localmente accumularsi oltre 2 metri di neve, al di sotto di questa quota sarà soprattutto la pioggia ad avere la meglio e quindi a rendere importante il fenomeno del ruscellamento verso valle della massa d’acqua. Si tratta di una situazione potenzialmente critica anche se provenissimo da un periodo secco o normalmente piovoso. Purtroppo, invece, abbiamo alle spalle una lunga fase perturbata che ha già elargito, proprio su questo settore, abbondanti precipitazioni che hanno ormai reso il terreno saturo e quindi impossibilitato ad assorbire almeno parte della pioggia.
Le condizioni idro-geologiche non sono quindi delle migliori perché, proprio per lo stato in cui versano i terreni, è come se questa pioggia si riversasse su ampi teloni che ricoprono il territorio: tutto scorre via e poco o nulla viene trattenuto. Ne consegue che la risposta di fiumi e torrenti all’ingente stress idrico è piuttosto rapida e quindi ciò potrebbe causare non pochi problemi. L’unica raccomandazione che mi sento di dare è quella di seguire attentamente i comunicati della Protezione Civile, i messaggi di allerta da essa diffusi e di mettere in pratica le norme di auto protezione.
Alcuni link utili:
- REGIONE LIGURIA: http://www.allertaliguria.gov.it
- REGIONE PIEMONTE: http://www.regione.piemonte.it/xmeteo/xmeteod
- PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE: http://www.protezionecivile.gov.it/attivita-rischi/meteo-idro/attivita/previsione-prevenzione/centro-funzionale-centrale-rischio-meteo-idrogeologico/allertamento-meteo-idro
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano