NEL FINE SETTIMANA SI ENTRERÀ NEL VIVO DELLA CIRCOLAZIONE PERTURBATA ATLANTICA
NEL FINE SETTIMANA SI ENTRERÀ NEL VIVO DELLA CIRCOLAZIONE PERTURBATA ATLANTICA
Sembra ormai confermata una nuova fase meteorologica per il bacino del Mediterraneo centro-occidentale e per l’Italia. Nel fine settimana le nostre latitudini entreranno infatti a far parte di una vasta circolazione depressionaria facente capo a un centro di bassa pressione (B) di 980 hPa che nella giornata di domenica 3 novembre andrà collocandosi in prossimità delle Isole Britanniche. Da questa posizione la figura barica permetterà così alle correnti perturbate atlantiche di interessare la maggior parte della nostra penisola che si troverà molto probabilmente nella zona di massima curvatura ciclonica del flusso e quindi potrebbe sperimentare condizioni di tempo che potrebbero divenire anche spiccatamente perturbate su alcuni settori. Le nostre regioni, infatti, non si troveranno soltanto al confine tra due masse d’aria dalle caratteristiche termodinamiche differenti che come sempre iniziano a fronteggiarsi nelle dinamiche atmosferiche proprio come questa come se fossero due eserciti schierati in battaglia, ma saranno anche esposte a un flusso umido ben strutturato che troverà nel baluardo alpino e nella catena appenninica due trampolini di lancio per salire rapidamente di quota, condensare e formare nubi e precipitazioni organizzate.
Il fenomeno, noto con il nome di “sollevamento orografico” o “stau”, concentrerà le precipitazioni soprattutto sul settore alpino dove sono attese le prime abbondanti nevicate, sulle regioni settentrionali con maggior coinvolgimento del Nord-Est e del Levante Ligure, sul versante tirrenico costiero e interno compreso tra la Toscana e la Campania e, infine, sulla Sardegna con maggior coinvolgimento della costa occidentale. Le piogge dovrebbero invece presentarsi più sporadiche altrove, in particolare sul versante adriatico a partire dalla Romagna, dove la stessa ventilazione sud-occidentale umida attiva sul versante tirrenico si presenterà qui più secca e quindi poco propensa a generare fenomeni organizzati per il noto effetto föhn, qui conosciuto con il nome di “garbino”. Avremo modo nel prossimo intervento di parlare della localizzazione dei fenomeni più rilevanti.
Ricordiamo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano