Sulla previsione delle temperature al suolo in vista dell'irruzione di aria fredda di Domenica 5 Maggio
Sulla previsione delle temperature al suolo in vista dell'irruzione di aria fredda di Domenica 5 Maggio
L’immagine satellitare relativa alle primissime ore di oggi pomeriggio ci mostra che l’irruzione di aria artica ha iniziato il suo viaggio verso il Mediterraneo. In attesa di domani (3 Maggio) quando elaboreremo una previsione di massima per domenica, cioè per la giornata in cui le condizioni atmosferiche dovrebbero essere maggiormente condizionate dagli effetti di questa irruzione, desidero porre l’attenzione su alcuni aspetti legati proprio a questa fase meteorologica che ci appresteremo a vivere. Perché se è vero che la modellistica numerica conferma l’arrivo di aria particolarmente fredda per la stagione con temperature che a 850 hPa (circa 1500 metri) si porteranno generalmente tra i 6 e i 10 °C al di sotto della media del periodo per circa 48 ore, è anche vero che siamo ormai a maggio e di conseguenza parlare di “ritorno dell’inverno” a tutti gli effetti a mio avviso non credo che sia propriamente corretto.
Nel tempo che sperimenteremo ci saranno senza dubbio fattori di puro stampo invernale che si faranno notare soprattutto su alcune regioni, ma ce ne saranno altri che invece attesteranno che la stagione in corso è quella di una primavera che ci fa vedere ancora il suo volto freddo.
Per comprendere questa differenza stagionale, ricordiamo innanzitutto la natura della massa d’aria in arrivo: abbiamo detto che è artica marittima e di conseguenza, nel suo cammino dalle alte latitudini fino al Mediterraneo, si riscalderà dal basso diventando instabile. Sarà proprio l’instabilità, che si manifesterà sotto forma di rovesci e temporali, il mezzo principale che userà l’atmosfera per far giungere quindi fino al suolo l’aria fredda che affluirà specialmente in quota e causare così il raffreddamento anche dei bassi strati.
Per questo motivo il calo termico più sensibile delle temperature avverrà soprattutto dove le precipitazioni si presenteranno organizzate e frequenti. Infatti, proprio perché siamo in maggio e ormai la radiazione solare è più incisiva rispetto a quella di dicembre e gennaio, risulta amplificata rispetto all’inverno la differenza termica nei valori massimi che si potranno raggiungere tra una zona con cielo sereno e föhn, una con cielo nuvoloso e vento teso settentrionale e una con persistenti precipitazioni in corso: tanto per fare un esempio, una possibile combinazione delle rispettive temperature nei tre tipi di tempo può essere 16-12-8°C. Allo stesso modo e per lo stesso motivo, si potranno verificare oscillazioni anche importanti se in un’area piovosa dovessero esserci delle pause asciutte con l’uscita magari di qualche raggio di sole.
Un discorso simile può essere fatto anche per le temperature minime che saranno registrate lunedì mattina, i cui valori saranno condizionati dalla copertura o meno del cielo e dalla presenza o meno di ventilazione. Avremo deboli gelate tardive all’alba di lunedì 6 maggio? Saranno ovviamente probabili se la nottata precedente sarà trascorsa serena e con assenza di vento, cioè a seconda di dettagli che al momento non possiamo ancora prevedere con sufficiente attendibilità.