Alta pressione persistente anche nella prossima settimana
UN SEGNALE DIVENTATO RICORRENTE NEGLI ULTIMI ANNI E CHE DÀ CREDITO AL CAMBIAMENTO CLIMATICO IN ATTO
La figura di alta pressione che ha messo radici sull’Europa centro-occidentale alla fine della prima decade di febbraio non ha ancora intenzione di sgombrare il campo. Le persistenti condizioni di stabilità atmosferica continueranno a interessare tutta l’area almeno per buona parte della settimana entrante che ci traghetterà nella primavera meteorologica, al suo debutto come sempre il 1° marzo. I modelli numerici di previsione non lasciano infatti dubbi circa la persistente azione di blocco del poderoso promontorio di matrice subtropicale che costringerà le perturbazioni atlantiche, per la terza settimana consecutiva, a muoversi dall’Oceano verso le alte latitudini e poi verso l’Europa orientale, dopo aver invertito la rotta sulla penisola scandinava richiamando così al loro seguito anche aria molto fredda (figura 1). Ci aspettano quindi ancora giornate in compagnia di una vasta alta pressione che al suolo collocherà i propri massimi tra la Germania e il Nord-Est italiano e che, assumendo questa posizione, incentiverà così la continua risalita di aria calda subtropicale verso l’Europa centro-occidentale e le nostre regioni settentrionali che saranno maggiormente esposte a questo tipo di circolazione. Anche gli ultimi giorni di febbraio trascorreranno quindi all’insegna del caldo anomalo, ben quantificabile in quota osservando sulla superficie isobarica di 850 hPa (cioè a circa 1500 metri) lo scarto medio rispetto ai valori climatologici del periodo della temperatura prevista fino a fine mese: si può infatti notare come sulla vasta area che abbraccia buona parte dei settori centro-occidentali del nostro continente farà probabilmente molto più caldo del normale, con scarti positivi davvero notevoli di 8-12 °C (figura 2). Ci avviamo quindi a chiudere l’ultimo mese dell’inverno meteorologico all’insegna di uno stallo atmosferico che rischia di infrangere dei record per durata. A tal proposito un dato interessante viene dalla vicina Francia, dove il soleggiamento di questo mese di febbraio risulta essere in eccesso su tutto il Paese proprio a causa della persistente azione dell’alta pressione. I dati relativi all’eliofania totale registrata da Meteo France fino al giorno 21 (figura 3) hanno già superato la media climatica di questo periodo, anche di una volta e mezzo (+150%).
Tra le principali città spicca per esempio il dato di Strasburgo, dove la durata del soleggiamento fino all’inizio della terza decade di febbraio è stata di 110 ore complessive (+76% rispetto alla media): è quindi ormai molto probabile che, perdurando questa situazione almeno fino alla fine del mese, il record delle ore di sole possa essere raggiunto o addirittura battuto. Sempre a Strasburgo, per esempio, Meteo France fa sapere che al 21 febbraio mancavano appena 36 ore per battere il precedente record risalente appena a undici anni fa: era infatti il 2008 quando si registrò il febbraio più soleggiato dell’ultimo ventennio. Questi dati testimoniano quindi che non siamo di fronte solo a una situazione anticiclonica persistente, ma a quanto pare anche a una configurazione barica che tende a riproporsi piuttosto frequentemente negli ultimi anni, considerato per esempio il limitato intervallo temporale (rispetto ai tempi ben più lunghi del clima) che è intercorso tra l’ormai certo nuovo record e il precedente relativo alle ore di eliofania in territorio francese.