Eruzioni vulcaniche esplosive: flussi piroclastici, domi, dicchi e neck
Eruzioni vulcaniche esplosive: flussi piroclastici, domi, dicchi e neck
Fra i fenomeni più devastanti associati alleeruzioni vulcaniche esplosive ci sono i flussipiroclastici e i surges piroclastici. l primi, detti anche nubi ardenti, sono formati da miscele di gas, vapori e particelle solide che possono raggiungere temperature dell'ordine di centinaia di gradi e velocità di oltre 100 km/h.
Alcuni flussi scivolano lungo ipendii dei vulcani per gravità, altri, dotati digrande energia, possono scavalcare barrieretopografiche anche di qualche centinaio dimetri. I meccanismi che generano i flussi piroclastici sono essenzialmente due:
1) Collasso di una colonna eruttiva: la colonna eruttiva di solito si innalza verticalmente, a partire dalla bocca del condotto,sotto la spinta iniziale dei gas magmatici.Subito dopo risale per convezione fino a notevoli altezze e comincia a espandersi lateralmente sotto l'azione dei venti. Quando ladensità diventa maggiore rispetto all'atmosfera circostante la colonna comincia a collassare, cioè a cadere verticalmente sotto laforza di gravità, generando un flusso piroelastico.
2) Collasso di un domo lavico: nel caso dimagmi viscosi, sotto la spinta dei gas, dalla bocca eruttiva si può sollevare lentamente una massa di materia detta «domo». Un domo in crescita può raggiungere condizioni di instabilitàgravitazionale e collassare su se stesso o lungo i fianchi dell'edificio vulcanico. Questo fenomeno è spesso associato a un'esplosione e alrilascio di un flusso piroclastico direzionale.
Anche i surges piroclastici sono miscele digas, vapori e particelle, ma caratterizzate dabassa concentrazione di materia solida e grande turbolenza. Sono associati a quelle situazioni in cui l’acqua superficiale o di falda entra improvvisamente a contatto con il magma e i gas, provocando una forte esplosione. Allora la miscela gas-vapore-particelle siespande rapidamente attorno alla bocca eruttiva formando un anello che si allarga rasoterra, del tutto simile a quello generato dalleesplosioni termonucleari.
Come abbiamo accennato, i Domi sono strutture a forma di bulbo cheemergono dalla bocca di un vulcano quandoi magmi che alimentano l'eruzione sono molto viscosi e non riescono a riversarsi e fluirelungo i pendii. Alcuni, dopo essere stati estrusi,collassano, cadendo su un fianco del vulcano; altri vengono distrutti da successive esplosioni.
I Dicchi sono invece il riempimento di condotti vulcanici da parte di magma che si è consolidato al loro interno. Vengono messi in evidenzanelle fasi più avanzate dell’erosione e delladistruzione di un edificio vulcanico. Possonoavere forme cilindriche se il condotto era costituito da un tubo, oppure laminari se il condotto era costituito da un piano di franura.
Infine abbiamo i Neck o diatremi: condotti vulcanici colmi di brecce (frammenti di rocce cementatefra loro), risultato di episodi esplosivi che hanno mescolato insieme magma e pezzi di roccia. Anche queste strutture possono venire alla luce dopo l'erosione e il crollo di un antico edificio vulcanico.
Shiprock, ad esempio (in figura) è un dicco che si innalza 540 metrisopra l'altopiano nella riserva Navajo del NewMexico. E il residuo di formazioni lavicheformatesi 750-1000 metri sotto terra e messein luce da milioni di anni di erosione.