Giornate limpide e loro previsione
Giornate limpide e loro previsione
Da buon appassionato di visuali mozzafiato non posso che parlare di un fattore fondamentale circa la bellezza di un panorama: la limpidezza del cielo. Essa, infatti, esalta i grandangoli presi ad esempio in montagna ed enfatizza i colori di una fotografia panoramica, infatti, guarda a caso, tutte le foto delle mete di villeggiatura sono state fatte in giornate limpidissime, col cielo azzurro, proprio per attirare l’attenzione del turista.
Immaginate di dover andare in montagna (o anche su una bella spiaggia esotica) e vi viene mostrata una foto del luogo: che effetto farebbe se, anziché il cielo limpido, ci fosse una giornata di nebbia o di afa opprimente estiva?
Di sicuro non lo stesso effetto, e non crediate che i Caraibi abbiano sempre cieli tipo cartolina, anzi i nostri rilievi (e mari) offrono spettacoli anche migliori. Nelle due foto qui sotto a sinistra la visuale nebbiosa dal colle san Vigilio (BG), mentre a destra la visuale limpidissima dei colli bolognesi: quale delle due fa più effetto?
Ma tornando al discorso dell’articolo, come si possono prevedere giornate limpide? Generalmente vengono causate da due fattori (che possono essere anche in comune): fronti perturbati e venti di caduta.
15 maggio 2011: giornata straordinariamente limpida, senza vento e con aria non troppo secca, capace di far sviluppare un isolato temporale sul basso milanese. Nella notte precedente ci fu un vasto fronte temporalesco, seguito da aria molto più fresca. | Splendida immagine scattata da me dal porto di Lecco il 24 gennaio 2012: eccezionale giornata favonica, cielo limpidissimo in pianura, nubi alte sui crinali alpini. |
Fronti perturbati
I cieli post fronte freddo (temporalesco per intenderci) sono seguiti -per l’appunto- da aria più fredda, la quale generalmente ha un’azione “pulente”, ovvero tende a far disperdere l’aria ferma nei bassi strati causata da caligine, inquinanti e umidità stagnante. Inoltre quest’ultima è un ottimo carburante per l’innesto di fronti temporaleschi, quindi “scompare” dopo il temporale: in particolare, i fronti temporaleschi con forti e vasti outflow hanno più potere di ripulire e rendere limpida l’aria. Per questo, i temporali di calore isolati non fanno un granché a riguardo, anzi spesso aumentano ulteriormente l’umidità nei bassi strati.Inoltre, dopo un fronte temporalesco attivo, il cielo diviene molto più azzurro, in contrapposizione al colore lattiginoso tipico dell’alta pressione estiva. È importante notare che in questo tipo di giornate limpide non è detto che l’umidità relativa sia bassissima: ho avuto casi di cieli post-frontali (stupendi peraltro) con UR prossima all’80%, mentre alcune giornate abbastanza afose e molto calde con UR sotto il 40%.30 marzo 2012: giornata post-frontale favonica primaverile. |
Venti di caduta
Il vento di caduta è una corrente d’aria che, scavalcando una catena montuosa abbastanza alta, scivola nelle valli prospicienti (sottovento), perdendo buona parte dell’umidità che aveva prima di incontrare la catena (sopravento). I fenomeni che si formano sopravento possono essere anche particolarmente intensi, mentre quelli sottovento, “fermati” dai rilievi montuosi, sono solo raffiche più o meno sostenute, caratterizzate da bassissimi valori di umidità.Perciò queste ultime spazzano letteralmente la pianura e disperdono caligine, inquinanti e polveri, rendendo così le giornate limpidissime. Generalmente, più le raffiche sono sostenute (dovute alla differenza barica tra sopra e sottovento) e più l’aria sarà secca e conseguentemente limpida. Da questo punto di vista, l’UR bassissima è un ottimo indicatore di cieli tersi, ma non è condizione necessaria e sufficiente, in quanto come detto sopra- esistono giornate limpide con UR elevate. I venti di caduta più famosi sono il Foehn e il Garbino, i quali soffiano sottovento rispettivamente alle Alpi e agli Appennini.Caratteristiche
La massima probabilità di avere giornate limpide si ha in primavera, la stagione della vivacità meteorologica per eccellenza. In essa ci possono essere giornate limpide dovute sia a fronti perturbati, sia a giornate limpide, sia a tutti e due (le giornate post-frontali favoniche sono le migliori in assoluto, ma sono particolarmente rare, in quanto nascono da meccanismi diversi che difficilmente sono in simbiosi). Come è facile intuire, in estate si avrà maggioranza di giornate limpide post-frontali, mentre in inverno da venti di caduta: l’autunno è statisticamente la stagione con meno giornate limpide, anche se non mancano nel mio repertorio visibilità eccezionali anche in ottobre.Davide Santini