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Estate di San Martino: tra scienza e leggenda

Estate di San Martino: 11 Novembre tra scienza e leggenda

San Martino, 11 novembreSan Martino, patrono di Belluno e diversi altri comuni, si celebra l'11 Novembre, data non della sua morte, ma della sua sepoltura. Nel tempo è diventata una festa molto sentita in tutto l'Occidente, grazie alla sua popolare fama di santità e al grande numero di cristiani che portavano il nome di Martino.

Nel Concilio di Mâcon si decise che sarebbe stata una festa non lavorativa. E' anche considerato protettore di albergatori, cavalieri, fanteria, mendicanti, sarti, vendemmiatori.

Martino nacque a Sabaria Sicca (odierna Szombathely, in Ungheria) in un avamposto dell'impero romano alle frontiere con la Pannonia. Il padre, tribuno militare della legione, gli diede questo nome in onore al dio della guerra, Marte. Da bambino si trasferì coi genitori a Pavia ed è qui che trascorse l'infanzia. Ma a dieci anni fuggì di casa per due giorni, che trascorse in una chiesa.

Nel 331 un editto imperiale obbligò tutti i figli di veterani (come il padre di Martino) ad arruolarsi nell'esercito romano e così fu reclutato nel corpo scelto Scholae imperiali, composto di 5000 unità. Disponeva quindi di un cavallo e di uno schiavo.

Fu inviato in Gallia, presso la città di Amiens, vicino al confine, dove passò la maggior parte della sua vita da soldato. Faceva parte, all'interno della guardia imperiale, di truppe non combattenti che garantivano tra le altre cose l'ordine pubblico, il trasferimento dei prigionieri e la sicurezza di importanti personalità.

Ora, si narra che nel 335 ci fu un inverno piuttosto rigido. Martino, ancora militare, incontrò un mendicante seminudo. Nel vederlo soffrire di freddo durante un episodio di forte maltempo, tagliò in due il suo mantello (la clamide bianca della guardia imperiale) e lo offrì a lui. Di lì a poco il tempo migliorò, usci il Sole e il clima si fece più mite.

La notte seguente vide in sogno Gesù rivestito della metà del suo mantello militare. Sentì Gesù dire ai suoi angeli: "Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato, egli mi ha vestito". Quando Martino si risvegliò il suo mantello era sano. Il mantello "miracoloso" venne così conservato ed entrò a far parte della collezione di reliquie dei re Merovingi dei Franchi.

Leggende a parte, il nome di Estate di San Martino, condiviso anche con altre culture come in Francia, Spagna e nei paesi anglosassoni (dove viene chiamata Indian Summer, cioè estate indiana), deriverebbe proprio dal fatto che è tipico, specie nella prima metà di Novembre, assistere a un periodo relativamente quieto e mite delle condizioni atmosferiche, magari dopo i primi episodi "freddi" di Ottobre. Non sono infrequenti espansioni dell'Anticiclone delle Azzorre se non addirittura del promontorio sub-tropicale africano, cosa che può però benissimo accadere in altri periodi dell'anno. Ma all'inizio di Novembre il nostro emisfero ha iniziato solo da poco a raffreddarsi e sebbene il Sole sia ormai piuttosto basso e le ore di luce si siano notevolmente ridotte, basta poco per ritrovare il tepore.

Consultando le mappe del nostro archivio storico, ci si può divertire a trovare periodi di questo tipo (oppure no...) e vedere quando e quanto la tradizionale Estate di San Martino sia stata rispettata. Ad esempio, l'autunno 2015 è stato caratterizzato da un clima eccezionalmente mite nelle prime due settimane di Novembre. In totale controtendenza invece il San Martino del Novembre 1965, con il maltempo protagonista proprio ad iniziare dal giorno 10...

La climatologia media mostra comunque un'effettiva tendenza al verificarsi di condizioni miti anticicloniche specie (il che non può sorprendere...) durante la prima metà del mese di Novembre.

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