Il clima dell'Umbria, cuore verde d'Italia. Una piccola grande regione...
Il clima dell'Umbria, cuore verde d'Italia. Una piccola grande regione...
Il clima dell’Umbria s’inquadra in un’ottica di tipo semi-continentale, risentendo scarsamente dell’influenza del mare. Sebbene, infatti, tale regione non sia bagnata dal mare, la sua lontananza da questo non è ancora così elevata da evitarne totalmente gli effetti, come invece accade nel caso dei climi più propriamente detti “continentali”.L’isolamento tuttavia è quasi completo sul lato orientale, sia per la intrinseca scarsa influenza del Mare Adriatico (a causa della sua limitata profondità) sia per la presenza della catena appenninica.
Lo spartiacque da essa creato, determina la presenza in Umbria di due delle 8 regioni climatiche con cui si è ufficialmente soliti suddividere l’Italia: ad Ovest abbiamo quello che viene chiamato “Versante Tirrenico Centrale”, mentre ad Est s’individua la zona del “Versante Adriatico Centrale”.
La primavera (che in Meteorologia si suole corrispondere ai mesi di Marzo, Aprile e Maggio) è caratterizzata da nubi di tipo prevalentemente cumuliforme ed una variazione giornaliera della nuvolosità notevole, specie sulle zone montuose.
La temperatura media tende ad aumentare molto gradualmente nel corso della stagione, sia perché la regione è un po’ tutta montagnosa (l’aria fredda tende ad intrappolarsi frequentemente nelle numerose vallate) sia per l’esposizione alle ancora frequenti irruzioni d’aria fredda da Nord-Est, specie all’inizio del periodo. Fenomeni piovosi di una certa intensità possono verificarsi, spesso a carattere temporalesco, specie a fine periodo e sui monti più alti.
La caratteristica principale dell’estate (Giugno, Luglio, Agosto) è quella di una netta generale diminuzione delle precipitazioni, sebbene non manchino episodi temporaleschi di calore specie lungo la catena appenninica, e di un deciso rialzo delle temperature. Anche l’assenza dei venti (naturalmente determinata dal regime medio di campi di pressione livellate tipiche di questa stagione) è una tipica condizione, relegandone la presenza essenzialmente alle brezze di valle e di monte. La nuvolosità è scarsa e per lo più di tipo cumuliforme, concentrandosi principalmente sulla zona centro-orientale.
L’autunno (Settembre, Ottobre e Novembre) vede, specie a fine periodo, un ritorno importante delle nebbie nelle valli. Le precipitazioni si concentrano essenzialmente sul settore Tirrenico, in quanto i venti dominanti sono occidentali e quindi tale zona non solo è in genere più esposta, ma la barriera appenninica ne favorisce lo sviluppo su tale lato (stau). È la stagione più piovosa e il mese più piovoso è Novembre, durante il quale anche il settore Adriatico viene interessato direttamente dalle perturbazioni, con le correnti Nord-orientali che divengono in genere via via più frequenti.
L’inverno (Dicembre, Gennaio, Febbraio) si manifesta con precipitazioni meno abbondanti ma con nevicate più frequenti sulle montagne e sul settore Adriatico. Il settore Tirrenico è meno montagnoso ed è più esposto alle correnti occidentali e meridionali, più tiepide, dunque le possibilità di nevicate a basse quote sono più scarse. Quando arriva aria fredda da Est e Nord-Est, le temperature possono diventare piuttosto rigide, ma lo stau appenninico (che questa volta si verifica sul settore Adriatico) relega le nevicate a manifestarsi, anche abbondanti, solo lungo la parte Est dello spartiacque, a parte qualche infiltrazione di nubi e nevicate (sottoforma spesso di tormenta) nelle vallate un po’ più ad Ovest.Si tenga presente che tutte queste indicazioni si basano su medie statistiche e che quindi forniscono una descrizione molto sommaria del “tempo meteorologico medio” di una regione.
Di Fabio Gervasi