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Agosto 1994: intensa attività temporalesca a Milano e in altre zone della Valpadana

Agosto 1994: intensa attività temporalesca a Milano e in altre zone della Valpadana
 

Tipica configurazione isobarica a 700hPa a fine estate

Anche se i disagi per la città sono stati notevoli, il fenomeno non può essere considerato di particolare eccezionalità. Si tratta dei primi temporali che interrompono il caratteristico bel tempo estivo; scarsa la precipitazione, mentre più intensa si è mostrata l’attività elettrica e la presenza di grandine.

Come ogni anno ci si aspetta, anche questa volta con la seconda metà di Agosto il bel tempo ha dato i primi segni di cedimento. Questo tuttavia non significa che “l’estate” sia definitivamente terminata, ma solo che a giornate calde e soleggiate, soprattutto al Nord, si sostituiscono sempre più spesso giorni perturbati.

In Luglio ed Agosto l’Anticiclone delle Azzorre estende di norma la sua influenza a tutta l’area mediterranea garantendo per un lungo periodo condizioni di bel tempo). La debole circolazione associata a questo tipo di configurazione barica favorisce però l’accumulo di umidità nei bassi strati dell’atmosfera accentuando così la sensazione di malessere dovuta alle alte temperature.

Ciò è particolarmente evidente in Valpadana, regione in cui la circolazione atmosferica è fortemente ridotta a causa dell’ostacolo rappresentato dalla barriera alpina, che facilmente blocca o devia le correnti occidentali. A stagione inoltrata l’Anticiclone inizia lentamente a portarsi verso latitudini più basse (durante l’inverno il suo centro si trova tra i 20 e i 30° Nord) e ad inclinare il proprio asse verso Sud-Ovest. La concomitanza di questi fattori facilita l’irruzione di aria fredda atlantica sulla nostra penisola attraverso i valichi alpini o dal Mediterraneo occidentale con conseguenti temporali, anche violenti, che specialmente nei primi episodi interessano solo le regioni settentrionali.

Quest’anno i temporali dei giorni 24 e 25 Agosto hanno rappresentato per il Nord Italia l’inizio di un lento peggioramento del tempo che, dopo una fase di bel tempo generalmente presente in Settembre, riprende con maggior efficacia con l’autunno pieno, che per la Valpadana è uno dei due periodi più piovosi dell’anno.

Il
primo episodio temporalesco si è verificato quando un fronte freddo, associato ad una vasta depressione con centro in prossimità delle Isole Britanniche, ha raggiunto l’arco alpino.Il contrasto fra l’aria relativamente calda e umida preesistente e l’aria fredda infiltratasi lungo le valli ha dato luogo a manifestazioni temporalesche su tutte le regioni settentrionali e in modo particolare sulle Venezie, laddove, cioè, a causa della minor altezza dei rilievi, il territorio risulta più esposto.

Dopo circa 24 ore la depressione alla quale il fronte era associato si è ulteriormente approfondita e si è estesa fino alla Tunisia determinando un afflusso di aria caldo-umida soprattutto sul versante adriatico della nostra penisola e consentendo all'aria fredda proveniente dall'Atlantico di aggirare le Alpi. Il maggior contrasto termico e l’assenza di una barriera orografica di notevole estensione verticale ha provocato una
seconda e più intensa ondata di maltempo che rapidamente ha interessato anche le regioni centro-meridionali con fenomeni più violenti sul Medio e Basso Adriatico.

Ma vediamo nel dettaglio che cosa è successo a Milano.

Nei giorni precedenti l’arrivo della prima perturbazione, la temperatura massima si è mantenuta intorno ai 32°C, mentre la temperatura minima non è mai scesa al di sotto dei 23°C, inoltre l’umidità relativa è risultata mediamente di circa il 60%. All'1.30 del giorno 24 ha avuto inizio la prima serie di temporali che è cessata intorno alle 8.00 dello stesso giorno. La quantità di pioggia caduta è risultata piuttosto scarsa (circa 10 mm), ma si è avuta un’intensa attività elettrica. Dopo un temporaneo miglioramento del tempo, alle 21.00 è iniziata la seconda serie di temporali che si è protratta fino alle 8.00 del giorno 25. Questa volta si sono verificati rovesci più intensi accompagnati, nella zona Sud-orientale della città, da forti grandinate. Benché l’ammontare delle precipitazioni sia risultato quasi doppio di quello del giorno precedente, non si può certo dire che si sia trattato di un evento eccezionale. Basti pensare ai 257.8 mm di pioggia caduti il 24 Agosto del 1987: una tale quantità giornaliera di precipitazione non è mai stata registrata da quando si compiono rilevamenti pluviometrici a Milano (dal 1763). I temporali sopra descritti non sono stati gli ultimi di Agosto. Ad essi ne sono seguiti numerosi altri: una serie nella notte fra il 30 ed il 31 con rovesci di eccezionale intensità (più di 20 mm in dieci minuti!) ed uno altrettanto violento nel pomeriggio del giorno 31. Il totale mensile delle precipitazioni è quindi dato quasi esclusivamente dai fenomeni di fine mese, il cui contributo quest’anno non si è rivelato di particolare entità. L’importo mensile dell’Agosto ‘94 infatti non si è pressoché scostato dal valore medio (80-90 mm).


Tipica configurazione isobarica a 700hPa in piena estate

Tipica configurazione isobarica a 700hPa a fine estate

Topografia della superficie isobarica
di 700 hPa tipica dell’estate piena
(Bollettino Meteorologico Tedesco).

Topografia della superficie isobarica
di 700 hPa tipica di fine estate
(Bollettino Meteorologico Tedesco).

Analisi al suolo il 24 Agosto 1994

Analisi al suolo il 25 Agosto 1994

24.08.94 00 UTC analisi al suolo
(Bollettino Meteorologico Tedesco).
25.08.94 00 UTC analisi al suolo (Bollettino
Meteorologico Tedesco).


Tratto da un articolo di Laura Bertolani - Osservatorio Meteorologico Milano – Duomo, Agosto ‘94.

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