Immagine GFS Li-K
Lifted Index e K-index così come previsti dal modello matematico atmosferico GFS.
Video rubrica Tempo al Tempo

Il VIDEO-METEO del Capitano Sottocorona

Iscriviti al nostro canale Youtube!

Immagine WRF MSLP 6hPrec (centro-nord)
Classica mappa del modello WRF con accumulo delle precipitazioni (in 6 ore) al Centro-Nord e la... Leggi tutto...
Immagine L'indice di teleconnessione forse più gettonato: la NAO
Difatti il "loro" utilizzo è diventato indispensabile e di grande aiuto per comprendere i... Leggi tutto...
Immagine GIORNATE CON UN TEMPO TRA IL PERTURBATO E IL VARIABILE
Se l’inverno meteorologico ci ha lasciato con una stagione invernale mai nata, la primavera... Leggi tutto...
Immagine Influenza 2013-2014: colpiti maggiormente i bambini sotto i 5 anni
Nonostante l'assenza del freddo durante la stagione, anche in Italia il virus AH3N2, ovvero... Leggi tutto...
Immagine Webcam - Cuneo (Cuneo)
Webcam Cuneo (CN): davvero splendida e molto panoramica nella regione Piemonte.
Immagine Webcam - Monte Terminillo (RI)
Webcam presso il Monte Terminillo, in provincia di Rieti

Le ultimissime dal Televideo RAI

Anteprima Televideo RAI

ESTREMI METEO OGGI. RETE LMT

L'indice di Scharlau per il disagio climatico

L'indice di Scharlau per il disagio climatico

L'indice di Scharlau del disagio climaticoPer via sperimentale, senza considerare il vento, Scharlau ha messo in relazione la temperatura limite dell’aria (rispetto all’umidità atmosferica) oltre la quale l’organismo di un uomo medio e in salute accusa disagio.

I valori così trovati, se tracciati su un grafico, danno luogo alla cosiddetta "curva di Scharlau". I dati meteorologici considerati sono pertanto solamente:

1)l’umidità relativa (%);
2)la temperatura dell’aria (°C).


L'autore, tuttavia, ha realizzato due diverse tabelle, specifiche per le principali stagioni, ovvero una che riguarda il disagio climatico invernale e l’altra quello estivo.

Combinando umidità relativa e temperatura Scharlau ha determinato il disagio fisiologico come segue: come indicato nella tabella, nel caso invernale abbiamo i valori limite umidità-temperatura per le condizioni ambientali di freddo-umido in assenza di vento.

Tabella dunque valida per il disagio climatico invernale, vale a dire in condizioni di freddo-umido.

Precisamente, per ogni valore di umidità relativa, si trova la temperatura dell’aria di sotto al quale, senza vento, l’organismo prova disagio.

L’Indice di Scharlau per il disagio invernale è valido però solamente per UR > 40% ed è sensibile soprattutto tra -6°C e 5°C.

Al di fuori di questi limiti, a prescindere dai valori dell'umidità, l’indice attribuisce in ogni caso "benessere" per temperature > 5°C e "disagio intenso" per temperature < -6°C.
 

Indice di Scharlau invernale

UR(%)

90

85

80

75

70

65

60

55

50

45

40

Tc(°C)

3.5

2.8

2.2

1.8

1.5

0.5

0.0

- 0.3

- 0.5

- 1.5

- 2.5



Questa è l'equazione che genera la tabella, utile in caso di automatismi e per calcolare eventuali valori intermedi:

IS = T-((-0.0003 UR2)+(0.1497 UR)-7.7133)
 

dove UR = umidità relativa (%), T = temperatura. La temperatura critica Tc è il valore di T che determina IS = 0 in funzione di UR.

Quando la differenza tra la temperatura reale T (rilevata da una stazione meteo) e quella critica Tc è:

- positiva: allora la temperatura rilevata è maggiore della temperatura critica --> niente disagio;

- negativa: allora la temperatura rilevata è inferiore quella critica --> si ha disagio (debole, moderato o intenso, secondo l'entità della differenza.

 

Indice di Scharlau estivo

UR(%)

100

95

90

85

80

75

70

65

60

55

50

45

40

35

30

Tc(°C)

15.5

17.3

18.2

19.1

20.1

21.1

22.2

23.4

24.8

25.2

28.0

30.1

32.2

34.8

35.5


Come detto esiste anche un indice di Scharlau valido per l'estate. Per ogni valore di RH, vi è la temperatura oltre la quale non c'è più uno stato di benessere, entrando così nelle tipiche condizioni di caldo umido.
In questo caso l'indice vale per valori di umidità relativa > 30% e l'intervallo di temperatura tipico è compreso tra 17°C e 39°C. Al di fuori di questi estremi, anche se variamo l’umidità relativa, l’indice attribuisce comunque "benessere" per temperature < 17°C e "disagio intenso" per quelle > 39°C.

Come fatto in precedenza anche in questo caso vale un'equazione, che stavolta è logaritmica (in base n):

IS = (-17.089 ln(UR))+94.979-T
 

dove UR = umidità relativa (%), T = temperatura. La temperatura critica Tc è il valore di T che determina IS = 0, sempre in funzione di UR. Anche in questo caso la differenza tra la temperatura veramente rilevata dalla stazione meteo T, e la temperatura critica Tc, dà luogo a un "gradiente" che può essere:

- positivo: la temperatura rilevata non supera la temperatura critica --> no disagio;

- negativo: la temperatura rilevata supera la temperatura critica --> disagio, tanto più intenso quanto maggiore è la differenza stessa.
 

CLASSE INDICE SCHARLAU (IS)

DESCRIZIONE

IS0

Benessere

- 1 < IS < 0

Disagio debole

- 3 < IS- 1

Disagio moderato

IS- 3

Disagio intenso


Per entrambi i casi (estivo o invernale che sia), si hanno delle soglie di disagio, date dal valore di IS calcolato. La descrizione è riportata nella tabella qui sopra.

Nella figura che apre l'articolo (tratta da meteoBelluzzi, http://studenti.scuole.bo.it/meteo2/scharlau.php), invece, l’area verde indica la zona di benessere, quelle aree azzurre e blu un disagio debole, moderato o intenso durante l'inverno, mentre le aree arancione e rosse indicano un disagio debole, moderato o intenso per quanto riguarda il periodo estivo. Infine, dove si incrociano una qualunque retta orizzontale passante per i valori di UR e una qualunque retta verticale passante per i valori di T, determina in quale area cade la percezione di benessere o disagio secondo la formula di Scharlau.

 
Stampa