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L'Estate che non c'è: Agosto 1995, va in ferie anche l'anticiclone

L'Estate che non c'è: Agosto 1995, va in ferie anche l'anticiclone

Pressione atmosferica il 25 Agosto 1995

L'Estate che non c'è, proprio così. Altro che previsioni per il weekend, il meteo per la prossima settimana, che tempo farà domenica... Certo, sono domande che molti utenti si pongono più o meno quotidianamente. Ma quando arriva l'estate in genere ci si preoccupa meno, si sa, ormai è arrivata la "bella stagione"... Ma quell'anno, il 1995, piogge torrenziali, temporali, grandine e trombe d’aria hanno caratterizzato l’estate italiana ed in particolare il mese di Agosto.

Di contro in altre regioni del pianeta, vicine e lontane, si sono registrate temperature da record, come evidenziato dal grande caldo verificatosi in Spagna, in Grecia, negli Stati Uniti ed anche in Russia. Vale la pena di segnalare tutti questi eventi al fine di non assegnare all’andamento meteorologico di una stagione un valore climatico che non può avere. Non a caso per definire il clima di una data regione ci si basa su almeno 30 anni di osservazioni.

Se i vacanzieri del mare hanno potuto beneficiare di un Luglio quasi perfetto sotto il profilo meteorologico, non altrettanto e avvenuto per quelli che hanno scelto il mese di Agosto e non solo sulle spiagge della nostra riviera. Da molti anni non si verificavano tanta pioggia e tanta violenza atmosferica nel nostro paese e la causa di tutto ciò e da attribuirsi alla posizione assunta dall’anticiclone delle Azzorre che, in Agosto, invece di estendersi ampiamente sull’Europa mediterranea come è solito fare nei mesi estivi, si è dapprima ampiamente proteso verso l’Inghilterra, assumendo un orientamento prevalentemente meridiano, poi ha assunto un assetto più decisamente zonale sull’Europa, lasciando però pur sempre scoperti l’Italia e il Mediterraneo, come risulta evidente osservando le figure.


Così in pratica mentre l’Europa occidentale ha insolitamente beneficiato di tempo stabile alquanto persistente, raggiungendo livelli termici spesso elevati (in Spagna in particolare nei primi 20 giorni di Agosto le temperature massime si sono costantemente mantenute intorno ai 36-38°C, fino a protrarsi occasionalmente sui 40°C), non altrettanto è potuto avvenire più ad Est ed in particolare nel nostro paese, dove la insufficiente copertura anticiclonica ha permesso in più occasioni il transito di intense perturbazioni frontali provenienti dall’Europa settentrionale e Nord-orientale e favorito l’instaurarsi di campi depressionari sul Mediterraneo e sull’Italia. Dagli incontri-scontri fra aria fresca Nord-europea e aria molto più calda e umida presente sulle nostre regioni hanno avuto origine le intense perturbazioni e le abbondanti precipitazioni che hanno particolarmente interessato il versante adriatico, sicuramente il più frequentemente esposto all’azione delle correnti instabili.

Anche se la storia del clima sta ad indicare che nella seconda metà di Agosto si verifica in genere una prima significativa interruzione dell’estate ad opera di perturbazioni che, cogliendo gli iniziali cedimenti sul fianco orientale dell’anticiclone atlantico, entrano nel nostro territorio dando luogo a violente manifestazioni atmosferiche per il contrasto fra masse d’aria termicamente molto diverse fra loro (non sono rari in tali circostanze temporali con intense grandinate e violente trombe d’aria), questa volta l’estate ha proposto una serie di interruzioni molto anticipate rispetto alla norma. In altre parole quei classici trenta giorni di caldo (spesso afoso) in presenza di tempo anticiclonico persistente che, secondo i canoni climatici vanno dal 15-20 Luglio al 15-20 Agosto, non ci sono stati e si sono limitati alla sola terza decade di Luglio. Un’estate tutto sommato piuttosto avara di caldo e di tempo stabile, se si tiene conto che anche il mese di Giugno non ha certo brillato per le temperature elevate. Un duro colpo inferto a quanti, in virtù dell’aumentato effetto serra, vanno da tempo pronosticando estati sempre più lunghe, più torride e siccitose? No, a nostro avviso non è sicuramente il caso di screditare, almeno per il momento (l'estate 2012 insegna...) tali previsioni anche se in verità poco rassicuranti giacché, come si sa, i mutamenti climatici non avvengono in modo lineare e senza battute d’arresto, bensì attraverso oscillazioni irregolari, anche molto accentuate.


Va poi sottolineato che se questo Agosto italiano è risultato piuttosto freddino e all’insegna di piogge torrenziali, in Grecia e nella Spagna, tanto per restare in Europa, il caldo torrido non è certo mancato, ma non è mancato neppure negli Stati Uniti dove, soprattutto a Washington e a New York, nelle prime due decadi di Agosto le temperature massime solo raramente sono di poco scese al disotto dei 35-36°C.  Caldo fuori stagione è stato registrato anche a Mosca, dove si è verificato il Maggio più caldo degli ultimi cento anni, con valori massimi quasi mai sotto i 30°C nel corso dell’intero mese primaverile. "Caldo che uccide", così è stato definito quello segnalato in India nel mese di Giugno; a Nuova Delhi un’ondata di caldo torrido, con temperature massime che hanno superato addirittura i 48°C, ha causato la morte di trecento persone. Un torrido Luglio infine anche a Larissa (Grecia centrale) dove sono stati raggiunti i 41°C e ad Atene con i suoi 37.5°C. Il calore afoso e gli elevati valori di inquinamento dell’aria raggiunti nella capitale greca hanno provocato il ricovero di 49 persone in un sol giorno per gravi problemi cardiocircolatori e polmonari.Non si può certo dire allora che, nonostante i diluvi italiani e gli spunti termici decisamente invernali in alcune zone austriache, il gran caldo in Agosto non ci sia stato. Non sono certo sufficienti, com'è facile comprendere, particolarità climatiche in aree limitate per modificare eventuali tendenze in atto sulla grande scala. D’altra parte alcuni dati relativi all'"escalation" del caldo negli ultimi decenni stanno ad indicare quanto segue: negli anni ‘60 la temperatura media mondiale è stata di 14.94°C, negli anni ‘70 di 15.01°C, negli anni ‘80 di 15.23°C, per arrivare a 15.3°C nei primi cinque anni del ‘90.

Ma aldilà dell’effetto serra e del riscaldamento del clima terrestre in atto, o solo ipotizzabile, argomenti sicuramente di grande importanza e di cui fra l’altro si è già avuto modo di scrivere in altra circostanza, è interessante a questo punto, con l’ausilio dei dati e delle carte meteorologiche disponibili, meglio descrivere gli eventi atmosferici susseguitisi nel nostro territorio in questo particolare mese di Agosto 1995, cercando di definirne le cause e quantificarne gli effetti. Si è accennato ad un Agosto particolare sotto il profilo termopluviometrico e la conferma viene dal fatto che bisogna ritornare indietro almeno fino al 1984 per riscontrare condizioni paragonabili a quelle verificatesi in questa circostanza.Anche se manifestazioni di maggiore intensità hanno caratterizzato tratti più meridionali del versante adriatico (si pensi ad esempio alla costa marchigiana dove, per 15 giorni, le piogge hanno imperversato e la zona litoranea è stata più volte letteralmente sommersa dalle acque meteoriche), si limitano le considerazioni al solo territorio dell’Emilia-Romagna, ponendo particolare attenzione all’area costiera, dove le avversità atmosferiche sono risultate più intense.


Delle anomale posizioni geografiche assunte in ambito europeo dall’anticiclone atlantico nel corso del mese di Agosto si è già avuto modo di dire e le figure bene ne fissano le configurazioni al suolo in tre giorni rappresentativi del mese. Non resta allora che valutare gli aspetti meteorologici che hanno interessato il territorio regionale, esaminando i dati raccolti dalla rete di rilevamento. Le precipitazioni in Agosto si sono distribuite in un numero maggiore di giorni, mentre le quantità mensili siano state decisamente superiori alla norma quasi ovunque nell’area di pianura (in montagna i valori non si sono discostati di molto dalla norma stagionale). Particolarmente elevato l’apporto meteorico nel tratto costiero settentrionale dove 172 mm di pioggia costituiscono circa il triplo della quantità mensile climatologica per tale comparto geografico. Non eccezionali invece gli apporti massimi giornalieri che, rispetto a quelli assoluti statistici, risultano in genere molto inferiori nell’area costiera i valori massimi giornalieri hanno superato i 100 mm negli anni ‘76 e ‘77, mentre nel mese di Agosto '95 solo Lido Volano con i suoi 99 mm in 24 ore, caduti il giorno 18, si avvicina effettivamente a tali primati.

Passando a considerare l’azione esercitata sulla temperatura dell’aria dalle frequenti perturbazioni susseguitesi nel territorio va detto che un riscontro c’è, anche se in verità non risulta molto accentuato il raffreddamento medio prodotto dalle masse d’aria postfrontali, fluite generalmente da Nord e da Nord-Est. I valori medi mensili presentano anomalie negative anche significative, ma non elevate e riguardano in particolare la temperatura media, giacché quelle estreme non sempre sono in accordo di segno fra loro nei vari comparti climatici del territorio. Un Agosto sicuramente più freddo del normale, ma con flessioni termiche accentuate solo in qualche circostanza (un calo di 8-10°C nei valori massimi si è ad esempio verificato in sole 48 ore nei due giorni successivi il ferragosto, mentre valori massimi giornalieri inferiori a 27-28°C si sono verificati con una certa frequenza, fino a scendere talvolta fino a 20-22°C). Che l’Agosto 1995 sia da considerare complessivamente fra i più anomali è confermato non solo da precipitazioni veramente abbondanti e temperature talvolta più consone all’autunno che non all’estate, ma anche dalla scarsa ricorrenza di giornate soleggiate con cielo sereno (solo sei giorni su trentuno) ad indicare la frequenza veramente elevata di tempo perturbato o comunque instabile nel corso del mese. A completare il quadro meteorologico si aggiungono poi 19 giornate temporalesche, che costituiscono per Agosto un primato difficilmente eguagliabile e tre trombe d’aria, di cui due nell’area costiera che vanno a rappresentare anch’esse un primato climatologico degli ultimi dodici anni.

Le mappe che seguono sono tratte dal nostro archivio storico.
 


Pressione atmosferica l'8 Agosto 1995

Pressione atmosferica il 15 Agosto 1995

Distribuzione della pressione atmosferica al suolo e in quota l'8 Agosto. Notare l'Anticiclone spinto molto a nord...

Pressione atmosferica al suolo e in quota il 15 Agosto. Ancora ritroviamo l'anticiclone insolitamente spinto verso le Isole Britanniche.

Pressione atmosferica il 25 Agosto 1995

Temperature a 850hPa il 20 Agosto 1995

Lo scenario il 25 Agosto: correnti fresche e instabili insistono nell'entrare nel Mediterraneo.

Gran parte d'Europa e l'Italia "al fresco" il 20 Agosto, una caratteristica costante quell'anno.



Basato su un articolo di Gianfranco Simonini, AER, Agosto ‘95.

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