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Anche questa mappa del modello WRF-ARW (su dati GFS) rappresenta le nubi, ma la loro tipologia (alte, medio, basse o miste) anziché la percentuale di... Leggi tutto...
Immagine ARPEGE 6h Prec (Wz)
Precipitazioni previste (con gli accumuli su 6 ore) dal modello francese ARPEGE.
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Probabilità precipitazioni maggiori di 5mm intesa come numero di occorrenze in rapporto alle corse... Leggi tutto...
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Stelle cadenti e le notti di San Lorenzo: le Perseidi

Stelle cadenti e le notti di San Lorenzo: le Perseidi

Una stella cadente "beccata al volo"!Come ogni anno si rinnova lo spettacolo delle stelle cadenti, in particolare quello delle Perseidi. Noi ne parliamo in maniera più scientifica, ma non per questo meno attraente, anzi. Conoscere le cose è la vera poesia.

Anche se la notte di San Lorenzo cade il 10 Agosto, il picco di maggiore probabilità di vedere questi "lampi di fuoco" può variare. Ad esempio per il 2015 è la notte di Mercoledì 12 e nelle prime ore del mattino del 13 Agosto, notte senza Luna e dunque perfetta per l'osservazione.

Questi sciami meteorici di apparenti stelle che cadono sono in realtà detriti (fatti di polveri e ghiaccio) abbandonati dalla cometa Swift-Tuttle nel suo passaggio intorno al Sole. La cometa è transitata vicino al nostro pianeta nel 1992 e non ripasserà fino al 2126, quando, se le previsioni verranno confermate, dovrebbe essere visibile a occhio nudo quanto la cometa Hale-Bopp nel 1997.

Swift-Tuttle non è pericolosa per la Terra (almeno per i prossimi 1000 anni), ma è gigantesca: ha un diametro di quasi 10 km, più o meno come l'oggetto 65 milioni di anni colpì la Terra estinguendo i dinosauri.

Lo sciame, tra i più spettacolari tra tutti quelli che coinvolgono il nostro pianeta nella sua orbita intorno al Sole, deve il suo nome al fatto che tutte le scie sembrano provenire dalla stessa direzione, all'interno della costellazione di Perseo (tutti gli sciami meteorici prendono il nome dalla costellazione da cui le meteore sembrano arrivare).


Quando colpiscono l'atmosfera terrestre tipicamente i detriti rocciosi viaggiano a più di 214 mila km/h (59 km al secondo).

L'evaporazione provocata dall'attrito produce le tipiche scie luminose (chiamate meteore) lunghe fino a 20 km e perfettamente visibili per alcuni secondi anche ad occhio nudo, specie quando sono a circa 95-100 chilometri dal suolo.

Si tratta in larga maggioranza di oggetti molto piccoli, delle dimensioni di un granello di sabbia, ed è molto raro che qualcuno più grande sopravviva all'ingresso nell'atmosfera e arrivi fino a toccare terra (nel qual caso viene definito meteorite).

Consigli in breve:

- stare in luoghi più al buio possibile allontanandosi dall'inquinamento luminoso
- orientarsi verso nord-est e niente telescopi, binocoli o smartphone (troppo piccola la porzione di cielo osservata, si riduce la probabilità di coglierle)
- se si tenta di scattare foto: ISO molto alto, massima apertura, esposizione breve e cavalletto. Meglio se si ha un intervallometro per effettuare scatti continui
- mettersi comodi e avere pazienza... :-)

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