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Glossario Meteo. Lettera D - Da Densità a Divergenza
 

Lettera D, depressione, divergenza...

Densità

Viene definita come il rapporto tra la massa di un corpo (in kg) e il volume da esso occupato (in m3), ovvero:

ρ = m/V

Per quanto riguarda l’aria, la densità viene influenzata da una serie di fattori che per ordine d’importanza sono l’altitudine, la temperatura, la pressione e l’umidità. In generale si può affermare che la densità dell’aria diminuisce con l’aumento della quota (l’aria va a sopportare una pressione man mano minore perciò aumenta di volume e diventa più leggera). In fisica è stata elaborata la seguente formula:

P = ρ RA T

dove P è la pressione, R
A una costante chiamata “costante dell’aria” ed è pari a circa 287, T è la temperatura assoluta in gradi Kelvin (°K), pari alla temperatura espressa in°C+273. Da tale formula segue che a temperatura costante, aumenti di pressione devono essere accompagnati ad un aumento di densità e quindi ad una diminuzione di volume; a pressione costante, aumenti di temperatura devono essere invece accompagnati da una diminuzione di densità e quindi da un aumento di volume.

Depressione

Sinonimo di area di bassa pressione, vedi anche Ciclone.

Differenza psicrometrica

È intesa come differenza fra la temperatura segnata da un termometro bagnato e quella segnata da un termometro asciutto. Tale valore è importante perché permette di determinare l’umidità relativa, data la temperatura del termometro bagnato.

Diffusione

Fenomeno per cui un fascio d’onde (o fotoni o particelle), passando attraverso un corpo (ad es. un corpo gassoso), viene deviato in ogni direzione a causa dell’interazione che si viene a creare con le componenti del corpo oppure perché la superficie su cui incide non è assorbente né trasparente. La diffusione atmosferica consiste nella dispersione che la luce subisce nell’attraversare l’atmosfera a causa delle particelle di gas di cui è composta ed è la causa del colore azzurro del cielo (l’atmosfera diventa più luminosa).

Dine

Unità di misura che esprime la forza capace di imprimere a 1 grammo di massa un’accelerazione di 1 cm/sec e fa parte del sistema di unità CGS, proposto da Kelvin nel 1873. Nel Sistema internazionale (S.I.) si usa oggi il Newton (N).

Dines, principio di compensazione di

Introdotto da Dines per spiegare il permanere della depressione per un dato periodo di tempo in un’area ciclonica, pur avendo convergenza al suolo. Dato che in questo caso la divergenza in quota è superiore alla convergenza al suolo, si introduce questo principio in base al quale si asserisce che tale disparità viene distribuita lungo la colonna d’aria sovrastante l’aria ciclonica, mediante l’alternarsi di zone di convergenza e divergenza secondarie. In particolare nei bassi strati la convergenza è minore della divergenza, in quelli alti la convergenza è maggiore della divergenza.

Divergenza in quota

Nell’emisfero boreale, questo fenomeno si verifica in seno al settore orientale delle saccature in quota. La divergenza è un parametro fisico che individua la tendenza che ha un fluido (e l’atmosfera è un fluido) di “rarefarsi” in senso orizzontale, per effetto ad esempio di accelerazioni del fluido stesso lungo il proprio moto. Per motivi meccanici una massa d’aria in seno ad una saccatura, che supera la zona di massima curvatura della saccatura stessa, tende ad accelerare, così come avviene con la nostra auto quando abbiamo terminato di percorrere una curva. L’aria così tende a “strapparsi”, cioè a “divergere”. Divergenza si può avere anche quando un flusso d’aria, durante il suo moto orizzontale, tende ad aprirsi “a ventaglio”. Anche in questo caso si ha una sorta di “strappo”, stavolta “laterale”. Ebbene, quando si hanno queste situazioni, si verifica un effetto di “risucchio” dal basso di altra aria che tende a rimpiazzare il “vuoto” causato da questo “strappo”. Ecco allora che al di sotto della zona di divergenza si creano correnti verticali ascendenti, assieme fra l’altro ad una diminuzione della pressione al suolo, in quanto la “rarefazione” dell’aria in quota alleggerisce tutta la colonna d’aria. Ecco formata così una depressione “dinamica”! La convergenza è lo stesso fenomeno, ma al contrario: basta sostituire “rarefazione” con “compressione”, “bassa dinamica al suolo” con “alta dinamica al suolo”, “correnti verticali ascendenti” con “correnti verticali discendenti”, ecc…