Una temporanea rimonta del promontorio subtropicale nord africano sull’area mediterranea sta per lasciare il posto all’ingresso di una saccatura in discesa dal nord Europa e coadiuvata nel suo movimento meridiano dalla spinta che riceverà l’anticiclone delle Azzorre verso la penisola scandinava (fig. 1, a sinistra). Si tratterà di una dinamica piuttosto veloce che si concretizzerà tra domani (lunedì 20) e mercoledì 22 novembre perché, mentre prenderà forma questo scenario, sarà il medesimo campo anticiclonico a distendersi lungo i paralleli passanti a nord delle Alpi e a fare evolvere così la saccatura in goccia fredda tra giovedì 23 e venerdì 24 (fig. 1, a destra).
La formazione e l’evoluzione verso sud della figura di bassa pressione avrà comunque modo di apportare sulla nostra penisola un significativo cambiamento del tempo, di stampo tardo autunnale, che interesserà in modo graduale soprattutto le nostre regioni centro-meridionali e le due Isole Maggiori. In particolare, le precipitazioni si concentreranno sul versante adriatico centrale e al Sud e risulteranno più abbondanti laddove il flusso rotante attorno al minimo riceverà dalla catena appenninica un sollevamento forzato: se in primo momento sarà quindi il turno di Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, nord-est Sardegna e versante tirrenico meridionale, successivamente sarà l’area ionica a ricevere le precipitazioni più organizzate nel momento in cui la circolazione di bassa pressione si allontanerà verso sud, attenuandosi.
Durante questa evoluzione, le temperature subiranno un temporaneo calo e si porteranno per 24-36 ore quasi ovunque intorno alle medie stagionali del periodo: solo il versante adriatico centrale, più esposto alle correnti relativamente fredde nord-orientali, sperimenterà tra mercoledì e giovedì valori fino a 3-4 °C sotto la media climatica. Successivamente, entrerà sulla scena europea una vasta depressione artica: posizionando il proprio centro motore tra la penisola scandinava e la Russia, questa vasta struttura di bassa pressione proverà entro il prossimo fine settimana a estendere il proprio raggio d’azione verso sud per entrare così in sintonia con la circolazione ciclonica islandese (fig. 2, a sinistra) ed aprire un canale dall’Oceano Atlantico alla penisola balcanica, dove scorreranno almeno inizialmente tese correnti da ovest-nord-ovest.