Gli uomini sono colpiti quattro volte più che le donne (80% contro il 20%), sembra che ciò sia dovuto sia alle proprietà elettriche del testosterone (ormone maschile), sia al fatto che gli uomini svolgono maggiori attività all’aperto, spesso maneggiando oggetti metallici. Solo il 20-30% delle persone colpite da un fulmine muoiono. La morte avviene o per arresto cardiaco o per paralisi respiratoria. L’effetto della scarica elettrica è di produrre profonde bruciature nel punto in cui è passata la corrente (tipicamente nella testa, nel collo e nelle spalle). È stato appurato che negli ultimi anni c’è stata una diminuzione dei morti a causa di fulmini.
Lavorare o giocare in terreni aperti;
Navigare, pescare e nuotare;
Lavorare con attrezzi agricoli;
Giocare a golf;
Parlare al telefono;
Riparare o usare apparecchiature elettriche.
Le strutture appuntite come alberi, torri e tralicci e più in generale ogni oggetto che si trovi ad un’altezza maggiore rispetto all’area circostante hanno più probabilità di essere colpiti dai fulmini;
La corrente associata al fulmine, una volta che ha colpito il suo “obiettivo” si disperde nel terreno, tenere presente che vi è il rischio di venire interessati da tale corrente e riportare danni;
La corrente del fulmine può percorrere cavi elettrici, antenne televisive e altre strutture metalliche e, tramite queste, entrare pertanto negli edifici;
Una struttura metallica chiusa (tipo “gabbia”) come può essere un’automobile, o anche non metallica e in cemento armato, come una casa, è sicura, a parte il problema esposto al punto precedente.
Vediamo ora più in dettaglio quali sono le principali regole di comportamento da seguire in svariate situazioni:
Come in precedenza accennato, in casa (oppure, in generale, in qualunque edificio) vi sono vari impianti, che hanno parti metalliche o comunque conduttrici di elettricità, come ad esempio l’antenna televisiva, i cavi telefonici, l’impianto elettrico, l’impianto idraulico e così via. Tali impianti hanno delle parti che in qualche modo si collegano con l’esterno e quindi la corrente del fulmine può entrare in casa sfruttando tali vie.
Tenendo ben presente questo, in caso di temporale si dovrà quindi:
Spegnere il televisore, staccare la spina dalla presa di corrente, l’antenna; in generale sarebbe bene non utilizzare, o meglio spegnere e staccare dalla presa di corrente qualunque dispositivo o elettrodomestico, come phon, ferro da stiro o altro;
Non toccare rubinetti e tubi dell’acqua ed astenersi di fare la doccia o il bagno;
Non eseguire riparazioni elettriche a contatto e/o direttamente agli impianti;
Utilizzare il telefono solo in caso di estrema necessità.
Trattandosi in genere di una gabbia metallica, l’automobile è un luogo piuttosto sicuro (attenzione: ciò vale solo se metallica!). Se colpita dal fulmine, la corrente “avvolgerà” la carrozzeria venendo poi dirottata verso terra attraverso le gomme le quali, presumibilmente, saranno già bagnate. L’auto poi è molto vicina al terreno e così la corrente può anche facilmente creare un arco elettrico tra carrozzeria e terreno, creando un altro “veicolo” di fuga per la corrente stessa. Per far sì che tutto questo avvenga senza problemi è importante:
Tenere chiusi tutti i finestrini, le porte o altri sportelli;
Non toccare le parti metalliche e l’autoradio.
Purtroppo la montagna non è il miglior luogo in cui trovarsi in caso di temporali. Innanzitutto essi sono alquanto probabili, specie durante la stagione calda. Inoltre esse sono particolarmente esposte ai fulmini a causa dell’altezza e della forma tendenzialmente appuntita. I sentieri di montagna poi spesso sono attrezzati con funi o scale metalliche, che come sappiamo possono essere facili veicoli per il fulmine. Che fare allora?
Prima di tutto è bene informarsi sulle condizioni meteorologiche in atto e previste, prima di avventurarsi in gite montane.
Scendere di quota o trovare un rifugio chiuso (ma non sotto alberi o punte!) nel caso il temporale sia ormai incombente;
Se si è costretti a rimanere all’aperto, restare comunque alla larga da punte o alberi e assumere una posizione accucciata;
Non toccare eventuali strutture o oggetti metallici presenti in zona o lungo il percorso.
L’acqua è un buon conduttore, specie se ricco di sali disciolti, quindi se il fulmine colpisce la superficie dell’acqua la corrente può facilmente propagarsi, investendo eventuali bagnanti. Essendo poi la spiaggia un luogo aperto e piano, un uomo in piedi può essere “visto” dal fulmine come un facile bersaglio “appuntito” da colpire. Avrete allora già capito che in caso di temporale occorre:
Uscire dall’acqua;
Allontanarsi dalla spiaggia e ripararsi in un luogo chiuso;
Se si rimane in spiaggia quantomeno rimanere seduti o accucciati.
Valgono un po’ le regole generali di cui in parte si è già parlato, e cioè:
Allontanarsi dagli alberi e trovare invece riparo in un luogo chiuso;
Nel caso ciò non sia possibile, restare accucciati in una zona il più possibile lontana da punte;
Se si sta usando una bicicletta, abbandonarla e allontanarsene (specie se metallica).
Anche in questo caso occorre comportarsi come nel caso del parco, con l’aggiunta che qui probabilmente si è in presenza anche di altri impianti e strutture più o meno metalliche da cui, naturalmente, occorre stare lontani. Quindi:
Restare nella roulotte (si comporta da gabbia come l’automobile);
Se si è in tenda uscirne e cercare un rifugio chiuso;
In tenda occorre comunque accucciarsi e tenersi lontani dai pali metallici, senza toccarli;
Non giocare con aquiloni o oggetti analoghi;.
Non intrattenersi nella pesca, specie se con la canna.
Anche la barca, come è facile immaginare, non è un luogo sicuro durante un temporale, non solo per la navigazione in se stessa, ma anche per i fulmini. Per questo, specie se si tratta di una barca a vela, tutte le strutture metalliche dovrebbero essere collegate fra loro e con il bulbo, mediante cavi elettrici o comunque metallici, allo scopo di fornire al fulmine sempre un percorso preferenziale per scaricarsi in acqua. In ogni caso:
Raggiungere al più presto un ormeggio e abbandonare la barca;
Se ciò non è possibile e se la costa ha pareti elevate navigare sottocosta, se possibile;
Con la barca a vela l’albero è piuttosto esposto ai fulmini, quindi bisogna allontanarsene. Allontanarsi anche da qualunque altro oggetto metallico e/o appuntito. Se si può fare, è possibile gettare l’ancora facendola prima passare attorno all’albero: la corrente dell’eventuale fulmine si scaricherà in mare attraverso l’ancora.
Se è possibile continuare o comunque procedere con la navigazione, tentare di individuare, se il temporale non è molto esteso, una zona dove il temporale stesso è già passato o comunque non vi si sta dirigendo.
Sentire respiro e battito;
Usare il trattamento delle morti apparenti;
Eseguire la respirazione bocca-bocca;
Massaggio cardiaco.
È da alcuni anni che sono attive nel mondo delle reti di rilevamento e localizzazione in tempo reale dei fulmini nube-terra. Esse permettono il posizionamento esatto del punto di impatto al suolo e la misura dell’intensità del fulmine caduto. Su tutta l’Italia è attiva la rete del CESI denominata SIRF (Sistema Italiano Rilevamento Fulmini). Si tratta di una rete di sensori che percepiscono le variazioni elettromagnetiche prodotte dai fulmini e attraverso delle triangolazioni ne consentono la localizzazione.
Ogni sensore percepisce fulmini fino a diverse centinaia di km di distanza, secondo il tipo. Questo tipo di rilevamento è particolarmente utile alle compagnie elettriche, che possono sapere in tempo reale dove sono le scariche sia per deviare la corrente su altre linee, sia per attivare il servizio di manutenzione dei guasti. La banca dati può essere utilizzata dalle compagnie assicurative o per studi meteo-climatici. A livello amatoriale i fulmini possono essere sentiti su una normale radio sintonizzata su una frequenza senza di segnale fra 1 kHz e 1 MHz.
Il fulmine scalda l’aria circostante (~ 33000°C) causando una forte espansione (onda d’urto). Nei primi istanti l’onda d’urto ha velocità supersonica (crepitìo), poi la sua velocità diminuisce (brontolìo). La velocità della scarica elettrica è molto più alta della velocità del suono. Il suono che noi riceviamo proviene da punti diversi del canale ionizzato (ove passa la corrente) e sentiamo prima il suono proveniente dai punti più vicini a noi.
La luce viaggia a circa 300.000.000 metri al secondo, il suono invece si diffonde nell’aria a circa 330 metri al secondo. Questa enorme differenza, fa sì che si veda prima la scarica elettrica e successivamente si senta il frastuono prodotto dallo spostamento d’aria. Facendo quindi un piccolo calcolo, si nota che in tre secondi il rumore del tuono avrà percorso approssimativamente 1 chilometro. Di conseguenza sarà sufficiente conteggiare i secondi da quando vediamo scaricarsi il fulmine fino a al momento che udiamo il tuono. Dopodiché dividiamo i secondi per tre: il risultato ci darà la distanza in km di dove è caduto il fulmine rispetto al luogo in cui ci troviamo.