Tramonto favonico del 9 aprile: nel pomeriggio ho registrato l’incredibile valore di 32,3°C, più consono a metà luglio che inizio aprile. | Isolata cella temporalesca seguita da venti più freddi da N (12 aprile): dal 13 vistoso calo termico di 10°C, dove i valori si portano addirittura sotto media. |
Da questa immagine si nota come tutto il Nord Italia abbia avuto anomalie termiche molto marcate: su tutta la Lombardia è possibile notare scarti positivi di 3/4.5°C. Segnalo, in particolare, che i valori massimi si discostano dalla media mensile anche 5/6°C sulle zone alpine! |
Dal giorno 7 c’è stata una vera e propria impennata termica, complice l’effetto favonico: i giorni 7-8-9 entrano di diritto nella storia del clima lombardo (e non solo...) in quanto, causa i venti di caduta sostenuti, si registrano valori da pieno luglio:
- 7 aprile: Livigno Teola (1891 mslm) 17°C
- 8 aprile: Milano Cadorna 29.4°C, Città Studi 30.5°C, Canegrate 32°C, Schilpario (1100 mslm) 23°C
- 9 aprile: Milano Cadorna 32.1°C, Città Studi 32.6°C, Mortara 34°C, Rifugio M. Cornizzolo (1100 mslm) 24°C
Questa immagine rappresenta la percentuale di acqua caduta: notare come tutto il Centro-Nord abbia avuto il 75% di deficit pluviometrico. |
I tre giorni successivi (10-11-12) hanno ancora registrato temperature ben sopra media ma comunque più contenute (anche se il giorno 12 alcune località hanno sfondato i 27 °C): finalmente proprio nel tardo pomeriggio del 12 c’è stato un ingresso di aria ben più fredda continentale che ha permesso lo sviluppo di alcuni temporali a ovest Lombardia (si sono registrati accumuli di 3-7 mm nel milanese) e soprattutto hanno portato un vero e proprio tracollo termico, il quale, complici nubi stratiformi compatte, ha raggiunto il picco nella giornata del 14, dove a stento in Lombardia si raggiungevano i 15°C: si sta parlando di 14-18°C in meno (!) rispetto a cinque giorni prima.